martedì 11 giugno 2013
​Incubo attentati negli Stati Uniti, con un'ondata di allarmi bomba che in poche ore ha riguardato l'intero Paese: dall'atterraggio di emergenza di un aereo a Phoenix alla piccola esplosione nell'aeroporto di Atlanta, dall'evacuazione del campus di Princeton a quella dello scalo internazionale di Richmond.
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Incubo attentati negli Stati Uniti, con un'ondata di allarmi bomba che in poche ore ha riguardato l'intero Paese: dall'atterraggio di emergenza di un aereo a Phoenix alla piccola esplosione nell'aeroporto di Atlanta, dall'evacuazione del campus di Princeton a quella dello scalo internazionale di Richmond. A dare inizio a una mattinata di tensione è stato uno scoppio intorno alle 8.40 locali all'Hartsfield-Jackson International Airport di Atlanta, in Georgia, avvenuto in un capanno di attrezzi per la manutenzione, sembra per un guasto all'impianto elettrico. L'incidente ha causato l'evacuazione di uno dei terminal, in seguito riaperto. Le autorità hanno dichiarato che "non c'è alcun segno di terrorismo o di attacco pianificato", e nessuno è rimasto ferito. L'episodio ha tuttavia creato il panico, soprattutto perchè nelle stesse ore si è verificata una serie di evacuazioni a catena. Sempre ad Atlanta sono stati sgomberati il palazzo di Giustizia e quello della Sanità vicino al Parlamento della Georgia, a seguito di due minacce bomba. Ancora un allarme bomba ha causato l'evacuazione dell'aeroporto di Richmond, in Virginia: tutti i voli, in arrivo e in partenza, sono stati sospesi per una telefonata in cui veniva segnalata la presenza di un ordigno. Le autorità tuttavia non hanno rinvenuto nulla di sospetto e l'hub è stato riaperto. Per lo stesso motivo è stato necessario un atterraggio di emergenza a Phoenix, in Arizona, di un aereo della Southwest Airlines partito da Los Angeles, in California. Nessun esplosivo è stato rintracciato all'interno del velivolo. Infine, un altro allarme è arrivato dal campus dell'università di Princeton, in New Jersey: a tutti gli studenti e ai dipendenti è stato ordinato di allontanarsi immediatamente. Tra le persone evacuate c'è anche il premio Nobel perl'economia Paul Krugman. "Sono in un caffè, ma come potete immaginare alcune cose che dovevo fare sono state rinviate e il blog dovrà attendere", scrive l'economista direttamente sul blog 'La Coscienza di un Liberal', pubblicato sul New York Times."C'è stato un allarme bomba in diversi edifici. Siete pregati di evacuare il campus e tutti gli uffici immediatamente e andare a casa, a meno che non vi sia ordinato diversamente", si legge sul sito dell'università, il quale invita a "non tornare per nessun motivo fino a che non saranno date indicazioni diverse". Nel campus non erano in corso lezioni, anche se il portavoce dell'ateneo, Dan Day, spiega che sidovevano tenere alcuni programmi estivi.
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