domenica 15 maggio 2016
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Ancora una volta un ospedale sotto il fuoco incrociato della guerra in Siria. Ieri mattina i jihadisti del Deash hanno attaccato un ospedale a Deir ez Zor, nell’est della Siria, uccidendo almeno 20 uomini delle forze filoregime, secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani. Nell’attacco il gruppo jihadista ha preso il controllo dell’ospedale e della cittadella universitaria oltre che di alcuni magazzini di grano. Non si hanno notizie della sorte toccata al personale sanitario. «Il Deash ha attaccato l’ospedale situato all’ingresso orientale della città», ha indicato Rami Abdel Rahmane, direttore dell’Osservatorio, precisando che anche 6 jihadisti sono stati uccisi negli scontri che sono seguiti e che «non si hanno più contatti con l’equipe medica». I soldati e i miliziani filo-Assad assicuravano la sicurezza dell’ospedale. I jihadisti controllano più del 60% delal città, capoluogo della provincia petrolifera per gran parte in mano al gruppo islamista. Nella parte sotto controllo governativo, completamente assediata dal Daesh, vivono circa 200mila persone. Intanto il Daesh avrebbe dichiarato lo stato d’emergenza nella sua capitale di fatto siriana di Raqqa, secondo un portavoce della coalizione anti-jihadisti in Siria. Il gruppo jihadista avrebbe cominciato a camuffare il suoi veicoli militari in città e ad accumulare provviste nei bunker sotterranei. La riconquista di Raqqa, dove si ritiene viva il leader del Daesh Abu Bakr al-Baghdadi, è da tempo vista come un momento cruciale per la sconfitta dell’organizzazione terrorista.
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