venerdì 16 dicembre 2016
La procura sta indagando su due falliti attentati a Ludwigshafen, da parte di un 12enne iracheno-tedesco sospettato di legami con lo Stato islamico. Le bombe a un mercatino di Natale e al municipio
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Si può diventare attentatore ad appena 12 anni, o perlomeno, aspirare a diventarlo? La procura federale tedesca sta indagando su due falliti attentati a Ludwigshafen, da parte di un 12enne iracheno-tedesco sospettato di legami con lo Stato islamico. Il bambino, ha riferito la testata tedesca Focus, avrebbe infatti piazzato ordigni artigianali in due occasioni, prima ai mercati natalizi e poi al municipio della sua città. Il portavoce della procura federale di Karlsruhe, Stefan Biehl, si è limitato a confermare l'avvio delle indagini, ma il solo fatto che essa se ne sia incaricata implica si tratti di un reato grave.

Le indagini riguardano il grave reato di preparazione di attacco violento contro la sicurezza dello Stato. Focus ha descritto il 12enne, nato a Ludwigshafen nel 2004, come "fortemente radicalizzato", sottolineando che si ritiene sia stato influenzato da un "membro ignoto" del gruppo terrorista dello Stato islamico. In conferenza stampa, il portavoce del governo britannico Steffen Seibert ha descritto il presunto coinvolgimento di un bambino in un attentato terroristico come "una notizia che naturalmente spaventa tutti".

Il capo della procura di Frankenthal, Hubert Stroeber, ha segnalato che il 12enne vive nella stessa città di Ludwigshafen, dove avrebbe tentato per due volte di far esplodere gli ordigni. Mentre la procura federale ha escluso un'indagine contro il bambino, che essendo minore di 14 anni non ha l'età per essere responsabile penalmente, un portavoce del ministero della Giustizia ha affermato che ciò non significa che "non esista colpa" o sanzione possibile. Il bambino, con l'autorizzazione dei genitori, è intanto stato preso in carico dai servizi sociali.

Secondo Focus, i fatti si sono verificati il 26 novembre, il sabato del primo fine settimana dell'avvento, quando aprono i mercatini natalizi e l'affluenza di pubblico è solitamente molto massiccia. Il bambino ha depositato l'ordigno, una bottiglia di vetro contenente una miscela "altamente esplosiva", nel mercato. La detonazione però non è avvenuta. Un nuovo tentativo è seguito il 5 dicembre. Il bambino avrebbe di nuovo collocato l'esplosivo tra alcuni alberi vicini a un centro commerciale prossimo al municipio, questa volta dentro uno zaino contenente chiodi. Un passante però si è insospettito e ha allertato la polizia. L'area a quel punto è stata chiusa temporaneamente e gli artificieri hanno verificato che la sostanza esplosiva era una miscela di contenuto di fuochi artificiali e fumogeni, che non poteva esplodere ma poteva incendiarsi.

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