sabato 4 aprile 2015
​Dalla giovane cristiana condannata a morte in Pakistan per blasfemia si rivolge al Pontefice: "preghi per me e per la pace del mondo".
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​​"Chiedo al Papa di fare una preghiera speciale per la pace nel mondo e per me". Lo scrive Asia Bibi, la giovane donna cristiana condannata a morte in Pakistan per presunta blasfemia, che ha affidato a suo marito e all'avvocato un messaggio in occasione della Pasqua, riportato dal sito d'informazione religiosa "Vatican Insider". "Nella Pasqua - ricorda la prigioniera nel suo messaggio - Gesù Cristo ci dà un esempio di pace e di perdono. Tutti dobbiamo imparare dall'insegnamento e dal sacrificio del Cristo, messo in croce per noi e che ha perdonato tutti coloro che gli hanno fatto del male. In questo giorno speciale, chiedo ai cristiani in Pakistan di vivere e pregare per la pace". "La condanna a morte per Asia Bibi - ricorda oggi Radio Vaticana - è stata confermata il 16 ottobre 2014 dall'Alta Corte di Lahore. Il suo caso è divenuto un simbolo della lotta contro la controversa legge sulla blasfemia in Pakistan, usata spesso per vendette personali e per colpire le minoranze religiose". Attualmente, in Pakistan sono circa ottomila i detenuti in attesa di esecuzione capitale. Per circa mille di questi il presidente del Pakistan ha già respinto la domanda di grazia, ultimo passo prima del patibolo. Una petizione, che si trova sul sito web www.change.org, ha registrato un boom di adesioni in pochi mesi. Ed un grande ritratto di Asia Bibi campeggia oggi sulla facciata della Mairie centrale, il Municipio di Parigi.
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