martedì 2 maggio 2017
Il governatore respinge la richiesta dei legali di aprire un'inchiesta. Le sofferenze del condannato erano state definite "spaventose".
Kenneth Williams (Ansa)

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Il governatore dell’Arkansas non vede “nessun motivo” per ordinare un’inchiesta indipendente sull’esecuzione di Kenneth Williams, messo a morte la settimana scorsa. Il condannato era il quarto detenuto ucciso con iniezione letale in otto giorni in Arkansas, le cui scorte del controverso midazolam erano in scadenza. L’aver affrettato l’intervento del boia per poter usare il potente sedativo come componente del cocktail letale ha suscitato proteste. I giornalisti che hanno assistito all’esecuzione di Williams hanno definito gli ultimi minuti dell’uomo “spaventosi”, descrivendo convulsioni e urla che hanno interrotto bruscamente l’ultima preghiera del moribondo.

La richiesta dell’avvocato di Williams di aprire un’inchiesta è stata appoggiata dall’associazione per i diritti civili Aclu che ha ventilato una violazione dell’ottavo emendamento della Costituzione che vieta punizioni crudeli. Ma Hutchinson non ha autorizzato indagini, né ha intenzione di procedere ad un cambiamento del protocollo nelle esecuzioni nel suo Stato.


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