lunedì 12 giugno 2017
L'appello dell'arcivescovo di Atene Rossolatos: «La gente è disperata. L'unico aiuto ci viene da poche Chiese sorelle, come la Cei»
Proteste contro l'austerity ad Atene, Ansa

Proteste contro l'austerity ad Atene, Ansa

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«L’Ue non ci tratti come numeri ma come persone». A pochi giorni dall’Eurogruppo in cui si discuterà il nodo degli aiuti alla Grecia, monsignor Sebastianos Rossolatos, arcivescovo di Atene, lancia un forte appello: «Il Paese è schiacciato, la gente è disperata, tanti si sono suicidati. Scontiamo scelte politiche sbagliate compiute dai governi. La crisi economica non è caduta dal cielo. Ma l’Europa non ci abbandoni» «Dobbiamo pagare sempre, aumentano tasse e disoccupazione. Con quale speranza le nostre giovani generazioni possono guardare al futuro?», prosegue l’arcivescovo in un’intervista al Sir.In questa drammatica situazione, l’unica luce è rappresentato dagli aiuti di alcune Chiese sorelle. «Poche lo stanno facendo. Ma tra queste c’è sicuramente la Cei, attraverso la Caritas. Riceviamo sostegno anche per fronteggiare l’accoglienza dei profughi. In Grecia si stima che ne siano rimasti 50mila dopo la chiusura della rotta balcanica. I migranti, inoltre, continuano ad arrivare anche se in numero minore rispetto al passato».

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