mercoledì 6 novembre 2013
​Lo rivelano esami radio-tossicologici su campioni di Dna prelevati dalla salma. I risultati consegnati alla Commissione palestinese di inchiesta che indaga sulle cause della morte dell'ex presidente palestinese deceduto nel 2004 in Francia.
COMMENTA E CONDIVIDI
È altamente probabile che l'ex leader dell'Olp Yasser Arafat sia stato avvelenato. Lo rende noto il rapporto di un laboratorio di Ginevra incaricato degli esami, che ha registrato livelli di polonio 18 volte superiori alla norma sul suo corpo. Lo riferisce al Jazeera."I nuovi esami tossicologici e radio-tossicologici hanno mostrato inaspettati alti livelli di polonio-210 e piombo-210 in molti dei campioni analizzati", si legge nel rapporto di 108 pagine firmato da 10 esperti dell'Università di Vaudois. Secondo i medici che hanno eseguito i test, i cui risultati sono stati consegnati ieri alla Commissione palestinese di inchiesta che indaga sulle cause della morte dell'ex presidente palestinese, c'è l'83% di possibilità che Arafat sia stato avvelenato con sostanze radioattive.La salma di Arafat è stata riesumata nel novembre 2012 dal mausoleo di Ramallah sotto la supervisione di un giudice francese e di una commissione formata da esperti svizzeri e russi, che ne hanno prelevato 60 campioni di Dna sospettando che il leader palestinese sia stato ucciso come la ex spia russa Alexander Litvinenko nel 2006.L'ex leader dell'Olp, l'Organizzazione per la liberazione della Palestina, è deceduto l'11 novembre 2004 all'età di 75 anni all'ospedale militare Percy di Parigi, ma finora le cause della sua morte non erano mai state chiarite. All'epoca, su richiesta della moglie, non venne effettuata l'autopsia.Il mese scorso anche un rapporto di otto scienziati dell'Istituto universitario specializzato di Losanna aveva confermato di aver trovato alte tracce di polonio nei vestiti usati da Arafat.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: