lunedì 13 maggio 2013
​Un libanese e un saudita sono stati condannati rispettivamente a sei e due anni, più 300 e 200 frustate, per avere convertito una donna e averla aiutata a fuggire all'estero. Lo rivela un quotidiano locale di lingua inglese.
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Carcere e frustate per avere convertito una donna al cristianesimo. Succede in Arabia Saudita, dove un tribunale ha condannato due uomini - un libanese e un saudita - rispettivamente a sei anni di detenzione e 300 frustate e due anni e 200 frustate per avere convertito, il primo, e aiutato a lasciare il Paese, il secondo, una donna saudita. Lo rende noto il quotidiano di lingua inglese Saudi Gazette. I due ricorreranno in appello.La legge saudita vieta il proselitismo, nonché la pratica pubblica di culti diversi da quello islamico. E l'apostasia - l'abbandono della fede islamica - è considerata un reato.Il caso in questione era emerso l'anno scorso, quando i familiari della donna avevano denunciato i suoi colleghi di lavoro per averla "plagiata" e aiutata a lasciare il Paese con documenti falsi. Stando a quanto riporta il quotidiano, la donna avrebbe trovato asilo politico in Svezia.
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