venerdì 9 gennaio 2015
Raif Badawi, in carcere dal 2012, sarebbe stato frustato sulla pubblica piazza a Gedda, davanti alla moschea Al Jafali, perchè riconosciuto colpevole di insulti all'Islam. Amnesty International: feroce atto di crudeltà
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Un blogger saudita, Raif Badawi, in carcere dal 2012, è stato frustato oggi sulla pubblica piazza a Gedda, davanti alla moschea Al Jafali, perchè riconosciuto colpevole di insulti all'Islam: lo rende noto Amnesty International, condannando quello che definisce "un feroce atto di crudeltà", perpetrato nonostante gli appelli internazionali perché la condanna non fosse eseguita. Amnesty cita un testimone secondo il quale Badawi ha ricevuto 50 frustate dopo essere stato portato sul posto in catene dopo la preghiera collettiva del venerdì. Il supplizio si è svolto davanti a una folla di normali cittadini e di agenti dei servizi di sicurezza. Successivamente il condannato è stato portato via a bordo di un minibus. Si tratta tuttavia soltanto della prima di una lunga serie di analoghe punizioni corporali che attendono il blogger, condannato lo scorso anno a mille frustate, oltre che a dieci anni di reclusione e a una multa di un milione di Rial sauditi (circa 267.000 dollari) per i contenuti di un forum online da lui creato per favorire un dibattito pubblico. Il totale delle frustate dovrebbe essergli inflitto in un periodo di 20 settimane. "È spaventoso pensare che altre 19 settimane di fustigazioni attendano Raif Badawi, le autorità saudite devono agire subito per fermare l'esecuzione", ha detto Said Bumeduha, vice direttore di Amnesty International per il Medio Oriente e il Nord Africa. "Ignorando gli appelli internazionali a cancellare la fustigazione, le autorità dell'Arabia Saudita hanno dato prova di un disprezzo ripugnante per i più basilari principi dei diritti umani", ha aggiunto Bumeduha.
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