lunedì 9 febbraio 2015
Anonymous ha "spento" centinaia di account Twitter e Facebook di presunti appartenenti all'Is. Pubblicato un video: voi il virus, noi la cura.
Contro l'Is su web non è un gioco di Gigio Rancilio
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​Gli hacker di Anonymous hanno lanciato un massiccia iniziativa contro decine di account Twitter e Facebook utilizzati dallo Stato Islamico per la propria propaganda e per reclutare nuovi membri. In un video comparso su Youtube gli hacker annunciano che l'operazione anti Is, denominata #OpISIS, "continua".L'attacco, spiega Anonymous nel video, è stato coordinato da"musulmani, cristiani ed ebrei" di ogni età e ceto sociale e di "tuttele razze". Si tratta di una schiera "unita come uno, divisa da zero".
In un passaggio del video, gli hacker di Anonymous, che già avevanolanciato un'offensiva contro i jihadisti all'indomani della strage diParigi nella redazione di Charlie Hebdo, denunciano che "i terroristiche si fanno chiamare Stato Islamico non sono musulmani".
Gli hacker poi minacciano nuove azioni affermando, "vi daremo lacaccia, spegneremo i vostri siti, account, email e riveleremo chisiete. D'ora in poi non ci sono luoghi sicuri per voi online. Saretetrattati come un virus e noi siamo la cura. Internet è nostro".
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