martedì 26 aprile 2011
Venticinque rintocchi di campana hanno dato il via a Kiev alle celebrazioni per il 25esimo anniversario del disastro nucleare di Chernobyl. In Italia Greenpeace ha piantato duemila croci al Circo Massimo.
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Venticinque rintocchi di campana hanno dato il via a Kiev alle celebrazioni per il 25esimo anniversario del disastro nucleare di Chernobyl all'1.23 di ieri notte ora locale (le 23.23 in Italia). Diverse centinaia di ucraini, la maggior parte dei quali vedove dei lavoratori della centrale e di coloro che furono impegnati nelle operazioni di ripulitura dopo l'esplosione, hanno partecipato alle celebrazioni vicino al monumento delle vittime. Con gli occhi lucidi e candele in mano, hanno ascoltato il suono di canti ortodossi. Straordinaria la presenza del patriarca russo Kirill, che ha guidato le celebrazioni accompagnato dal primo ministro ucraino Mykola Azarov. "Il mondo - ha detto il patriarca - non ha conosciuto in tempi di pace una catastrofe che possa essere paragonata a quella accaduta a Chernobyl". E poi, parlando dei lavoratori che si sono sacrificati per ripulire la centrale dopo lo scoppio, ha aggiunto: "E' difficile dire come sarebbe finita questa catastrofe se non fosse stato per le persone, tra cui coloro i cui nomi abbiamo appena ricordato nella preghiera".Gran parte delle persone che hanno partecipato alla cerimonia erano vedove dei lavoratori o ex lavoratori sopravvissuti. "Le nostre vite - racconta la 64enne Larisa Demchenko che, come il marito morto 9 anni fa per le radiazioni, lavorava nella centrale - sono cambiate totalmente. Questa era una città splendida, un lavoro splendido, un popolo splendido. Era la nostra gioventù e tutto è stato distrutto. Se solo sapeste quanto sono addolorati i nostri cuori per i nostri figli, quanti nipoti malati abbiamo, quante coppie senza figli. Siamo venuti qui per vederci in faccia uno con l'altro. Se non fosse stato per le persone seppellite qui, Kiev non sarebbe più esistita".Eppure Russia, Ucraina e Bielorussia negli ultimi anni hanno tagliato i pacchetti di benefici per i lavoratori malati e molti di loro si sono lamentati direttamente con il presidente russo Dmitry Medvedev, durante la cerimonia tenuta ieri a Mosca. Come quando l'ex lavoratore Leonid Kletsov, ha fatto notare che gli ufficiali della regione di Bryansk non hanno apportato le necessarie ristrutturazioni nel locale ospedale per le cure del cancro. "E' l'ultimo luogo di assistenza per noi. Gli ufficiali - ha aggiunto - ci avevano detto di che lo avrebbero rinnovato, ma queste promesse sono rimaste promesse".Una cerimonia simile a quella di Kiev si è tenuta nella notte a Slavutich, città a circa 40 chilometri da Chernobyl, costruita per le persone evacuate dalle case vicine alla centrale. Le cerimonie proseguiranno vicino al luogo del disastro dove, assieme al primo ministro ucraino Viktor Yanukovych, è atteso anche il presidente russo Medvedev.E proprio Medvedev in un messaggio alla popolazione per il 25esimo dell'incidente, ha annunciato che proporrà ai Paesi del G8 iniziative concrete per "aumentare la sicurezza delle centrali elettriche nucleari". Il capo del Cremlino ha spiegato che queste iniziative riguarderanno l'aumento della responsabilità dei Paesi che utilizzano energia nucleare. Le proposte saranno presentate al prossimo vertice del G8, che si svolgerà il 26 e il 27 maggio a Deauville, nel nord della Francia.Il presidente ucraino Viktor Yanukovych, dal canto suo, ha rinnovato la sua richiesta di finanziamenti per costruire un nuovo sarcofago attorno al reattore nucleare di Chernobyl. Oggi Yanukovych ha diffuso un comunicato in cui specifica "nessuna nazione può affrontare le conseguenze di una catastrofe di questa scala da sola". L'Ucraina ha sottolineato la necessità di raccogliere altri 300 milioni di dollari per il progetto, dopo una conferenza di donatori internazionale tenuta a inizio mese.  In Italia, oggi alle prime luci dell'alba attivisti di Greenpeace hanno trasformato il Circo Massimo in un memoriale a cielo aperto piantando duemila croci per ricordare le vittime della tragedia nucleare di Chernobyl. Sulle croci piantate dagli attivisti di Greenpeace c'è anche la data del 12-13 Giugno 2011, "quando dovrebbe tenersi il referendum sul nucleare che il governo italiano sta cercando di affossare".
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