giovedì 5 maggio 2016
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L’Arabia Saudita ha annunciato un piano economico per affrancarsi dal petrolio, la “Vision 2030”, segnale del nuovo scenario che si sta delineando per il futuro in questi anni di crisi mondiale. Le implicazioni sono anche sociali e con questa ottica si capisce la decisione di costruire alloggi popolari per 100mila famiglie povere nel corso del prossimo anno. Considerando quanto sono numerosi i nuclei familiari nel Paese, il progetto potrebbe arrivare a coinvolgere almeno mezzo milione di persone. La notizia viene data con grande risalto dai siti arabi, ma anche dalle loro versioni in inglese, citando come fonte il ministero per l’Abitazione e come data di inizio questa domenica, 8 maggio. L’assistenza alle famiglie sarà in forma di terreni, ville, appartamenti o anche esclusivamente finanziaria. «Ci siamo dati questo obiettivo introducendo una serie di regolamenti – si legge nel comunicato – per incoraggiare il settore privato a costruire case; mentre per il finanziamento abbiamo pensato a soluzioni ipotecarie e schemi di proprietà». Per Riad si tratta di una vera sfida, anche del sistema bancario, poiché – in rispetto della legge coranica – l’interesse sui prestiti è proibito, da qui la necessità di trovare misure ad hoc, come i mutui agevolati lanciati a febbraio. Con il crollo del prezzo del petrolio l’Arabia ha dovuto rivedere l’intera politica economica: accanto all’aumento delle bollette, in particolare elettricità e acqua, Riad propone soluzioni “sociali”, come le case popolari per migliaia di famiglie saudite, che con la crisi economica mondiale si sono scoperte anche loro povere. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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