mercoledì 3 aprile 2013
​Tre giorni di lutto nazionale. Ventimila persone evacuate nella regione di Buenos Aires. Il Papa incoraggia le istituzioni a portare gli aiuti necessari alla popolazione.
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Il Papa ha trasmesso "alle persone colpite" dalle inondazioni a Buenos Aires "e a quanti stanno partecipano nei soccorsi, la confortante Benedizione apostolica quale simbolo di vicinanza al caro popolo argentino". Il messaggio, che porta la firma del segretario di Stato Tarcisio Bertone, è stato reso noto dai media locali. Nella lettera inviata ai familiari delle vittime e trasmessa all'arcivescovo di Buenos Aires Mario Poli dal nunzio apostolico Emil Paul Tcherrig, il Papa ricorda la sua "profonda amarezza per la notizia sui gravi danni arrecati dalle piogge torrenziali degli ultimi giorni".Bergoglio, ex arcivescovo di Buenos Aires, "incoraggia" inoltre le "istituzioni civili ed ecclesiastiche, così come le persone di buona volontà, a portare con carità e spirito di solidarietà cristiana gli aiuti necessari"Le alluvioniAlmeno 52 morti, ventimila persone evacuate, uffici pubblici e scuole chiuse. Le piogge torrenziali cadute su Buenos Aires e provincia nelle ultime 48 ore, stanno mettendo in ginocchio la megalopoli argentina. A fornire un bilancio aggiornato delle vittime è stato nella serata di ieri il governatore della provincia di Buenos Aires, Daniel Scioli, che ha parlato di almeno 46 morti solo oggi che si aggiungono alle sei persone decedute ieri. Ma le autorità temono che il numero delle vittime possa aumentare nelle prossime ore.La presidente Cristina Fernandez de Kirchner è giunta nel pomeriggio in elicottero nelle zona disastrate. Il capo dello Stato ha visitato alcune delle zone dove si sono registrati i danni più importanti, compresa la casa dove vive sua madre, che malgrado essere rimasta senza luce o gas ha deciso di non andarsene. "Io ricordo benissimo, quando avevo 12 o 13 anni, che la nostra casa si è allagata, ero piccola ma me lo ricordo, perchè è successo prima dell'alba, come adesso", ha raccontato la presidente, precisando che il Paese è ancora in fase di emergenza, e che la priorità adesso è il "lavoro umanitario, come l'identificazione delle vittime" ma anche "la distribuzione di materassi, coperte e acqua". Fernandez de Kirchner ha poi riferito che molti cittadini hanno paura che di notte possano verificarsi saccheggi nelle zone più isolate.In una conferenza stampa dopo il suo incontro con la presidente, Scioli ha annunciato che circa 400 agenti, con l'appoggio di mezzi logistici militari, pattuglieranno i quartieri allagati durante la notte, e ha informato che si stanno implementando indennizzi e crediti a tassi preferenziali per chi ha perso la casa o le attività commerciali.Ieri la pioggia aveva colpito diverse zone nell'area urbana di Buenos Aires e qualche ora dopo, durante la notte, la violenta tempesta si è spostata verso sudest, e ha raggiunto il massimo della sua intensità su La Plata, la capitale della provincia di Buenos Aires, a circa 60 km di distanza, dove sono caduti circa 400 millimetri di pioggia in poco più di due ore. Almeno 20mila persone sono state evacuate dalla zona urbanadi La Plata, gli uffici pubblici e le scuole sono stati chiusi, decine di migliaia di persone sono senza luce o gas - le aziende erogatrici hanno sospeso il rifornimento, per evitare incidenti - e migliaia sono di fatto isolati.
 
Tre giorni di lutto nazionaleLa presidente argentina Cristina Fernandez de Kirchner ha annunciato "tre giorni di lutto nazionale" in tutto il Paese. La decisione è stata resta nota tramite un comunicato diffuso dalla Casa Rosada, sede della presidenza a Buenos Aires.
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