martedì 17 maggio 2016
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NIAMEY Oltre 9 milioni di persone hanno bisogno di «assistenza » alimentare, persone che vivono nel bacino del Lago Ciad teatro delle atrocità degli islamisti nigeriani di Boko Haram. Questo è l’allarme lanciato dall’Ufficio degli Affari umanitari dell’Onu a Niamey, capitale del Niger. «Circa 9,2 milioni di persone – si legge in una nota – che sono la metà degli abitanti del bacino del Lago Ciad, hanno bisogno di assistenza, anche perchè la crisi continua a deteriorarsi. La popolazione del bacino è di fronte a una insicurezza alimentare cronica, alla malnutrizione e il conflitto ha esacerbato in maniera catastrofica la loro vulnerabilità». Il conflitto di Boko Haram ha generato «la più grande crisi di rifugiati in Africa, con più di 2,4 milioni» di persone che sono scappate dalle loro case a causa della «violenza». Il conflitto ha fatto più di 20mila morti dal 2009. Con una dichiarazione unanime, inoltre, i 15 Paesi membri del Consiglio di sicurezza dell’Onu da New York si sono detti «allarmati » del «legame tra Boko Haram e il Daesh».
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