mercoledì 1 febbraio 2017
I conservatori tornano ad essere in parità con i giudici liberal, e possono anzi imporsi a maggioranza con il sostegno di Kennedy. Tra i casi in bilico ambiente, transgender e discriminazioni.
Neil Gorsuch insieme a Donald Trump e alla moglie Louise (Ansa)

Neil Gorsuch insieme a Donald Trump e alla moglie Louise (Ansa)

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Che significato ha la scelta di Donald Trump di nominare un giudice di orientamento conservatore come il 49enne Neil Gorsuch alla Corte Suprema Usa? La Corte è composta da nove giudici nominati a vita. Dalla morte - nel febbraio del 2016 - del giudice conservatore Antonin Scalia, ne erano rimasti otto: tre sono conservatori (John Roberts, Clarence Thomas e Samuel Alito), quattro sono liberal (Ruth Bader Ginsburg, Sonia Sotomayor, Elena Kagan e Stephen Breyer) mentre Anthony Kennedy, pur scelto dal repubblicano Ronald Reagan nel 1988, è considerato di centro, avendo votato spesso con i liberal su questioni sociali come nel caso dei matrimoni gay. Con la scelta di Gorsuch, dunque, i conservatori tornano quanto meno in parità (quattro a quattro con i liberal) e possono anzi imporsi a maggioranza su diversi temi come sicurezza ed economia, visto che su tali questioni Kennedy si è sempre mostrato conservatore.

La scelta di Gorsuch potrebbe peraltro non essere l'unica per Trump. Kennedy ha 80 anni, Ruth Bader Ginsburg 83, Breyer 78. Nel corso del suo mandato quadriennale, Trump potrebbe insomma avere l'opportunità di sostituire altri giudici, dando vita a una Corte Suprema con una solida maggioranza repubblicana. In questo caso si potrebbe entrare in una nuova fase in cui le decisioni liberal della Corte su aborto, matrimoni gay e pena di morte potrebbero essere rimesse in discussione.

Aborto e discriminazioni

La Corte decide su aspetti fondamentali per i cittadini americani. Tra questi anche l’aborto: in questo caso la nomina di Gorsuch per ora non andrà a spostare gli equilibri, visto che Kennedy continua a sostenere la sentenza Roe v. Wade del 1973, che ha dato diritto costituzionale alla pratica. Anche la questione delle politiche per l'ammissione alle università e alle scuole americane dovrebbero non essere toccate dalla mossa di Trump: ancora una volta prevarrebbe la figura di Kennedy come ago della bilancia, in una condizione di parità (quattro liberal e quattro conservatori). Sul tema Kennedy è sempre stato dalla parte di chi ha avanzato accuse di discriminazioni nelle regole per l'accesso. Nei prossimi mesi la Corte suprema dovrebbe pronunciarsi su un caso in cui si prende in esame Harvard, una delle più prestigiose università d'America, accusata di discriminare gli studenti di origine asiatica.

Sindacati ed ambiente


C'è poi la questione dei sindacati. In questo caso l'arrivo di Gorsuch darebbe alla Corte la possibilità di votare a favore della richiesta di alcuni gruppi di lavoratori, che vorrebbero non essere obbligati a pagare alle organizzazioni sindacali le quote per le loro attività. Un passo che indebolirebbe enormemente i sindacati. E ancora, la Corte potrebbe bloccare le regole contro il carbone volute dall'ex presidente Usa Barack Obama, il Clean Power Plan. Un anno fa i giudici hanno sospeso l’ambizioso piano di Obama che prevede un notevole abbassamento alle emissioni di gas ad effetto serra disperse nell’atmosfera dalle centrali elettriche disseminate nel Paese. Il piano dovrà ora essere esaminato in appello.

Chiese e benefit pubblici


Tra le questioni pendenti, anche una che riguarda la possibilità per le scuole religiose di aver accesso a benefit pubblici. Il caso è portato avanti da una chiesa luterana del Missouri, alla quale è stata negata la possibilità di ricevere dalle autorità locali materiale gommoso da utilizzare per i propri campi da gioco. La costituzione del Missouri vieta infatti di usare denaro pubblico, direttamente o indirettamente, per aiutare qualsiasi Chiesa, setta o gruppo religioso. La Corte Suprema dovrà appunto decidere se è costituzionalmente accettabile negare alle Chiese pari opportunità in termini di benefit governativi, anche nei casi in cui questi benefit non abbiano nulla a che vedere con le questioni religiose.

Transgender


C’è poi il tema dei bagni pubblici e delle regole per i transgender. Proprio sulla polemica nata in North Carolina, a cui l'Amministrazione Obama aveva messo fine, potrebbero presentarsi posizioni diverse. A ottobre la Corte Suprema ha annunciato che si esprimerà sul caso dei bagni transgender nelle scuole pubbliche americane. Gli (allora) otto giudici hanno accolto il ricorso presentato da Gavin Grimm, 17enne che ha fatto causa alla sua scuola per avergli vietato l'accesso ai bagni degli uomini: il giovane infatti è nato donna ma si sente uomo e considera la decisione dell'istituto discriminatoria. Il voto di Gorsuch, in questo caso, potrebbe essere determinante.


Sulla questione è già intervenuta l'amministrazione Obama per un altro caso avvenuto in North Carolina: il dipartimento di Giustizia ha infatti stabilito che è discriminatorio obbligare una persona che si sente di un altro sesso a usare il bagno che non corrisponde al suo. La questione legale che dovrà affrontare la Corte Suprema verte proprio su questo punto, ossia se il governo abbia interpretato in maniera giusta la legge del 1972 (Title IX) che vieta di discriminare una persona "in base al proprio sesso" nelle scuole che ricevono fondi federali.

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