mercoledì 30 marzo 2016
​Guarda il video diffuso della Bbc. La parte centrale della città controllata dall'esercito governativo prova a ritrovare la normalità, mentre un'altra parte è divisa tra vari gruppi ribelli. Assad: 5 anni di guerra sono costati al Paese 200 miliardi di dollari.
Aleppo, fede e coraggio nella Pasqua dei cristiani di A. Avveduto
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​Fontane asciutte, pochissime auto per le strade, passanti ancora più rari, cumuli di macerie laddove un tempo c'erano palazzi, scuole, edifici religiosi, negozi. Il 40 per cento dei quartieri orientali di Aleppo, la città martire della Siria, sono andati distrutti; fino a pochi anni fa era il cuore commeciale della città. È dall'estate 2012 che si combatte, centinaia di migliaia di persone sono fuggite (prima della guerra abitavano qui 3 milioni di persone) e Aleppo ha tutto l'aspetto di una città fantasma.È l'impressionante panorama ripreso da un drone e diffuso oggi dalla Bbc. GUARDA IL VIDEO DELLA BBC
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Aleppo, città divisa in due
La parte centrale della città è controllata dal governo, ed è quella che cerca di tornare alla normalità: dopo oltre 3 mesi senz'acqua la fornitura è stata ripristinata, mentre l'elettricità continua a mancare e la corrente arriva solo grazie ai generatori.L'altra parte della città, controllata dai ribelli, è ancora devastato e deserto: i diversi gruppi armati che controllano il territorio sono quasi totalmente circondati e sono stati bombardati brutalmente, prima che la recente tregua, mediata dai governi di Mosca e Washigton, portasse un po’ di sollievo. Per dare un'idea dello scacchiere, il quartiere di al Bab è controllato dallo Stato Islamico, e quello di al Shaar è controllato dai ribelli. Le milizie sono indebolite e in molti confidano più nella trattative che in altre azioni militari.Mezzo milioni di siriani si sono rifugiati nella zona della città controllata dal governo. A pezzi la città vecchia di Aleppo, mentre la cittadella del Tredicesimo secolo è una base dell’esercito siriano. Le forze filogovernative, con la copertura dei raid aerei russi, stanno avanzando intorno alla città, puntando a controllare le vie di comunicazione.

Da Damasco ad Aleppo resta controllata dai ribelli la città di Raqqa. 50 km a sud-est. Vicino alla città di Khanaser, da un lato della strada il territorio è controllato dal fronte al Nusra, il gruppo terroristico affiliato ad al Qaida, e dall’altro lato dallo Stato Islamico. Dopo aver liberato l'area archeologica di Palmira, l'esercito governativo siriano (GUARDA IL VIDEO) – appoggiato dall'aviazione russa e da milizie sciite iraniane e libanesi – punta ora a liberare l'area intorno a Qaryatayn, la città a 70 chilometri da Homs che era stata conquistata dai jihadisti dello Stato Islamico (Daesh) nell'agosto 2015. Le forze armate siriane hanno già preso il controllo dei sobborghi dell'area urbana, mentre fonti locali riferiscono all'Agenzia Fides che Qaryatayn è ormai una città fantasma, abbandonata da tutti coloro che sono riusciti a sottrarsi ai raid aerei che da settimane colpiscono la zona. Le stesse fonti confermano a Fides che sono riusciti a fuggire verso i villaggi della regione di Homs anche gli oltre 170 cristiani di Qaryatayn che erano stati presi in ostaggio e deportati dai miliziani del Daesh quando la città era caduta sotto il loro controllo, e che poi erano stati riportati alle loro case, sottomessi al regime instaurato dal Daesh, dopo essere stati costretti a sottoscrivere il “contratto di pagamento” imposto loro per continuare a vivere nelle loro abitazioni.  Da ottobre in poi, i cristiani rimasti a Qaryatayn, anche grazie all'aiuto di amici musulmani e di tribù locali, hanno potuto lasciare a piccoli gruppi la città sottoposta ai raid sempre più intensi contro le postazioni del Daesh, e trovare rifugio nei villaggi più prossimi a Homs, sotto controllo dell'esercito governativo. Adesso – riferiscono le fonti contattate da Fides – anche tutti gli abitanti musulmani hanno lasciato la città. Molti di loro difficilmente vi faranno ritorno in tempi brevi, dopo che essa verrà riconquistata dall'esercito siriano, per non rischiare di essere arrestati come fiancheggiatori del Daesh. Il bilancio di AssadIl governo di transizione siriano dovrà includere sia esponenti del regime di Damasco che dell'opposizione. Così il presidente Bashar Assad ha dichiarato oggi alle agenzie russe, aggiungendo che la guerra, che ha ormai superato i 5 anni, è costata 200 miliardi di dollari. La popolazione siriana prima della guerra era di 24,5 milioni di abitanti, ora ne sono rimasti 17,9.Secondo le linee guida annunciate dall'Onu, i negoziati in corso in Svizzera tra regime e opposizione dovrebbero portare a un governo di transizione da qui a sei mesi, alla redazione di una nuova Costituzione e a elezioni entro 18 mesi. Ma la composizione dell'esecutivo di transizione è il principale punto all'ordine del giorno dei negoziati sul quale non si trova ancora un'intesa.
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