"Negli ultimi 4 giorni il territorio controllato dai miliziani è diminuito di un terzo e 52 distretti di Aleppo orientale sono stati liberati dai terroristi: l'esercito siriano controlla il 93% del territorio della città" ha detto Serghei Rudskoy, capo della sezione operazioni principali dello Stato Maggiore russo. Rudskoy ha inoltre detto che i residenti di Aleppo denunciano torture ed esecuzioni per mano della "cosiddetta opposizione moderata". I "terroristi" asserragliati ad Aleppo est "sono circondati" ed è "improbabile che possano ricevere rinforzi" ha detto il ministro degli Esteri russo Serghiei Lavrov citato dalla Tass.

Ripresi i raid aerei. Riprendono intanto i raid aerei governativi sugli ultimi bastioni di Aleppo est in mano a miliziani delle opposizioni. Lo riferiscono fonti e testimoni oculari ad Aleppo ovest. I bombardamenti aerei sono concentrati sulla parte meridionale dei quartieri est della città, teatro dal 25 novembre della massiccia offensiva di terra russo-iraniana-governativa.

L'Onu denuncia sparizione di centinaia di uomini. In Siria, centinaia di uomini risultano scomparsi da circa una decina di giorni dopo essere fuggiti da Aleppo est verso zone controllate dal governo siriano, ha affermato oggi a Ginevra un portavoce dell'Alto commissariato Onu per i diritti umani esprimendo "profonda preoccupazione". Benché sia difficile "stabilire i fatti in una situazione cosi fluida e pericolosa", secondo notizie "molto preoccupanti"centinaia di uomini, di età tra i 30 e i 50 anni, risultano scomparsi dopo essere passati in aree controllate dal governo. "I familiari hanno perso ogni contatto", ha detto il portavoce, Rupert Colville. Dati i precedenti di "detenzione arbitraria, tortura e sparizioni forzate da parte del governo siriano, siamo naturalmente profondamente preoccupati per la sorte di queste persone", ha aggiunto.