lunedì 19 ottobre 2015
Da tre giorni è in atto una grande offensiva governativa, appoggiata dall'aviazione russa, nella zona a Sud della città siriana, in mano ai ribelli.
COMMENTA E CONDIVIDI
Non c'è pace per Aleppo. Almeno 70.000 siriani sono in fuga dalla città siriana a causa dell'offensiva governativa in atto da tre giorni nella zona a Sud della città, in mano ai ribelli. In zona sono anche presenti i jihadisti del Califfato. È quanto ha detto alla Bbc il medico Zaidoun al-Zoabi, presidente dell'Associazione delle Organizzazioni di soccorso siriane, riferendo di diversi villaggi ormai deserti. Zoabi ha riferito di aver visto migliaia di persone "in movimento" nella campagna a Sud di Aleppo. "Abbiamo visto solo persone che non hanno neanche le tende, nessun rifugio, nulla. La gente chiede cibo, anche solo panini - ha raccontato - non c'è alcuna assistenza medica. I bombardamenti sono così intensi. Il cielo è pieno di caccia, elicotteri e la gente è terrorizzata. Sono spaventati a morte". Secondo quanto riferito dall'Osservatorio siriano per i diritti umani, le truppe governative siriane, sostenute da miliziani iraniani e dai combattenti libanesi Hezbollah, hanno preso il controllo di tre colline nei pressi della località di Khan Tuman, a Sud-Ovest di Aleppo. Aleppo è divisa in due da tre anni circa, con la zona occidentale sotto il controllo del governo e la zona orientale in mano ai ribelli. In Siria le forze aeree russe hanno condotto quasi 700 attacchi aerei da quando ha iniziato la campagna di bombardamenti contro i ribelli del paese tre settimane fa. Lo riferisce l'agenzia di stampa statale Ria Novosti, aggiungendo che da domenica, 49 aerei da guerra russi hanno condotto raid nelle province di Aleppo, Damasco, Idlib, Latakia e Hama, distruggendo posti di comando, bunker e artiglieria.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: