giovedì 13 ottobre 2011
​Una guardia del carcere di Shaikhupura avrebbe malmenato Asia Bibi, la giovane cattolica condannata a morte sulla base di una legge che considera blasfema in pratica, qualunque espressione di fede non musulmana. L’agente è stato sospeso per tre mesi.
Il dolore e il vuoto di Luigi Geninnazzi
«Asia Bibi torturata in carcere»
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Il Ministero federale per l’Armonia interreligiosa – con delega per le minoranze religiose – ha «messo in campo tutti i controlli del caso e disposto una indagine interna» per tutelare la vita e le condizioni di Asia Bibi detenuta nel carcere di Sheikupura (in Punjab): è quanto dice in un colloquio con Fides il cattolico Akram Gill, Ministro per l’Armonia interreligiosa, all’indomani delle notizie di stampa che narrano di maltrattamenti ai danni di Asia Bibi, la donna cristiana condannata a morte ingiustamente per blasfemia.Secondo informazioni riferite a Fides dal marito di Asia Bibi, Ashiq Masih, negli ultimi 15 giorni, una donna, guardia carceraria, di nome Khateeja, ha maltrattato Asia Bibi. In un primo tempo aveva imposto ad Asia la sua presenza e l’uso della sua toilette personale, che si trova nella cella di isolamento di Asia. Quando Asia ha protestato, la donna ha iniziato a minacciarla e maltrattarla. Asia ha presentato una denuncia alla autorità del carcere che hanno sospeso l’agente per tre mesi.
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