sabato 16 ottobre 2021
La denuncia dell'ambientalista senegalese Aissatou Diouf: «Rischia di essere accessibile solo per i delegati e le organizzazioni dei Paesi ricchi»
Deforestazione nell'est del Congo

Deforestazione nell'est del Congo - Ansa

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Un galà per pochi. Questo potrebbe diventare il summit Onu sui cambiamenti climatici (Cop26) di Glasgow a causa del costo elevato di trasporti e alloggi, a cui si sommano le difficoltà di vaccinarsi per gli abitanti del Sud del pianeta. A denunciarlo è Aissatou Diouf, coordinatrice senegalese della Rete di azioni per il clima dell'Africa occidentale, di cui sono parte oltre cinquanta associazioni ambientaliste. «Con queste tariffe l'evento rischia di essere accessibile solo ai delegati e alle organizzazioni dei Paesi ricchi», ha detto la coordinatrice.

Negli ultimi mesi, Glasgow ha visto lievitare esponenzialmente i prezzi di bed and breakfast, alberghi e biglietti aerei nei giorni del vertice. Una stanza ordinaria è arrivata a costare 700 euro a notte. E nei prossimi giorni potrebbe salire ancora. Non sorprende allora che la metà dei delegati africani non siano ancora certo di poter partecipare alla Cop26, come ha ammesso Tangouy Gahouma-Bekale, presidente del gruppo dei negoziatori del Continente. Ad essere assenti saranno, però, soprattutto gli attivisti e gli esponenti della società civile. Incluso uno dei volti più noti del movimento dei Fridays for future: la giovane ugandese Hilda Flavia Nakabuye. «Solo i ragazzi che hanno aiuti da parte di grandi Ong - ha affermato potranno riuscire a raggiungere Glasgow».

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