lunedì 6 settembre 2021
Decreto dei taleban per la ripresa dell'anno accademico: le ragazze dovranno attendere che escano tutti i maschi, indossare un velo intero (abaya) e il niqab che copre il viso tranne gli occhi
In queste foto diffuse dai social e provenienti dall'università Avicenna di Kabul le nuove regole per le studentesse

In queste foto diffuse dai social e provenienti dall'università Avicenna di Kabul le nuove regole per le studentesse - Via Reuters / Social Media

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Le studentesse afghane dovranno indossare un abaya nero, con un niqab che copre loro il volto, per poter frequentare le università. È quanto si legge in un decreto diffuso dai Talebani alla vigilia della riapertura dell'anno accademico nel quale si precisa che saranno abolite le classi miste. Le donne iscritte nelle università dovranno inoltre lasciare la classe cinque minuti prima degli studenti e attendere nelle sale d'attesa che questi ultimi abbiano lasciato i locali, precisa il decreto pubblicato dal Ministero dell'Istruzione Superiore.

In queste foto diffuse dai social e provenienti dall'università Avicenna di Kabul le nuove regole per le studentesse

In queste foto diffuse dai social e provenienti dall'università Avicenna di Kabul le nuove regole per le studentesse - Via Reuters / Social Media



Alle università i talebani hanno inoltre chiesto di "reclutare insegnanti donne per le studentesse" o comunque "docenti più anziani"
la cui moralità è stata vagliata, si legge ancora nel decreto.

Le Università e le scuole saranno "osservati speciali" a livello internazionale: l'aiuto umanitario all'Afghanistan e il riconoscimento del governo talebano dipenderà anche da come il nuovo regime tratterà le donne e garantirà loro i diritti fondamentali, come quello all'istruzione.

Il rientro nelle classi: "Continuate a studiare"

In queste ore un'immagine sta girando molto sui social: mostra una classe dell'Università di Avicenna di Kabul, in cui maschi e femmine sono fisicamente divisi da alcune tende. Non si sa se la separazione fisica sia una diretta conseguenza dell'arrivo dei talebani. Ma l'immagine dà l'idea di ciò che sta effettivamente accadendo in molte realtà accademiche afghane. Sher Azam, una professoressa di 37 anni di un'Università privata di Kabul, ha raccontato a Reuters la situazione del suo istituto: le insegnanti possono decidere se tenere lezioni in tempi separati per maschi e femmine, o se alzare una tenda.

"Dividerci con dei teli non è accettabile" dice a Reuters Anjila, una studentessa di 21 anni. Entrando nella sua aula si è sentita "terribilmente... Stiamo tornando a vent'anni fa". Anjila fa una specifica: prima dell'arrivo dei talebani a Kabul, i maschi si sedevano già separati dalle ragazze. Ma non c'era alcuna divisione fisica. Un talebano ha commentato a Reuters la separazione con le tende: "L'Afghanistan ha risorse limitate, per ora la cosa migliore è avere lo stesso professore che insegna ad entrambi i lati della classe".

All'Università di Herat, un professore di giornalismo ha deciso di dividere la sua classe in due parti, maschile e femminile, e di insegnare prima all'una e poi all'altra. Solo un quarto dei suoi 120 studenti si è presentato alle sue lezioni nelle ultime ore. "Erano molto nervosi" racconta il professore, "Io gli dico di continuare a venire e a studiare". La preoccupazione per gli studenti assenti è tanta: alcuni di loro hanno lasciato il Paese, ma altri si trovano in una situazione di difficoltà economica, con componenti della famiglia che hanno perso il lavoro.

Quando i talebani erano al potere tra il 1996 e il 2001 avevano impedito a quasi tutte le donne di studiare. Era obbligatorio indossare il burqa, un lungo velo che copriva completamente la testa e il corpo, con una rete metallica che copriva gli occhi. L'abaya è un grande velo che copre il corpo. Il niqab copre il viso e svela gli occhi.

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