venerdì 21 giugno 2013
​La 40enne funzionaria fiorentina dell'Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim) aveva riportato ustioni nell'attacco del 24 maggio scorso nella capitale afghana.
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​Barbara De Anna, la 40enne funzionaria fiorentina dell'Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim) morta per le ustioni riportate nell'attacco del 24 maggio scorso a Kabul, ha vissuto sempre in prima linea il suo impegno nel campo della cooperazione internazionale. L'esperienza afghana era iniziata nel 2010 a Herat ed era proseguita a Kabul nell'ambito di un progetto dell'Oim per aiutare i talebani che scelgono di rinunciare al terrorismo. Dopo la laurea all'Università Cesare Alfieri di Firenze in Relazioni Internazionali, nel 2001, era stata consulente per l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite ad Amman, in Giordania, e consigliere sull'educazione elettorale dell'Onu a Timor Est e in Liberia. Per tre anni era stata inoltre responsabile del programma di sviluppo per l'Onu in Honduras.Il 24 maggio scorso, una raffica di attentati, esplosioni e sparatorie si erano verificate nel quartiere di Shar-e-Naw a Kabul. Dopo varie ore di scontri, le forze della sicurezza afghana erano riuscite a ripristinare l'ordine. I talebani avevano attaccato un'area della capitale densa di ospedali, organismi di polizia afghani, sedi di organizzazioni internazionali, hotel e guest house che ospitano stranieri. Il bilancio era stato di quattro morti e 14 feriti, tra i quali Barbara De Anna, rimasta gravemente ustionata dall'esplosione di due granate. Il giorno dopo era stata trasferita in Germania nell'ospedale militare americano di Lanstuhl.
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