martedì 1 marzo 2011
Nativo di Ferrara, l'ufficiale del quinto Reggimento Alpini era a bordo di un veicolo blindato Lince, che è saltato su un ordigno improvvisato. Insieme con lui altri quattro commilitoni rimasti feriti gravemente. Tornavano da una missione umanitaria. La commozione del Quirinale. Il capo del governo: è un calvario, ci chiediamo se gli sforzi per la democrazia in quel Paese stiano andando in porto. La Russa: la linea non cambia.
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Un militare italiano è morto e altri quattro sono rimasti feriti nell'ovest dell'Afghanistan. I militari italiani, del quinto Reggimento Alpini di Vipiteno, erano a bordo di un veicolo blindato Lince che è saltato su un ordigno improvvisato. Lo riferisce una nota dello Stato maggiore della Difesa. L'esplosione è avvenuta alle 12.45 ora locale e ha coinvolto un blindato Lince del 5° reggimento alpini.La vittima è il tenente Massimo Ranzani, 36 anni, nato a Ferrara il 24 marzo 1974. Era alla sua seconda missione in Afghanistan. Viveva con la famiglia ad Occhiobello (Rovigo). Il convoglio italiano stava rientrando alla base dopo un'operazione di assistenza medica alla popolazione locale. L'attentato è stato rivendicato dai talebani. In un comunicato di due righe pubblicato sulla loro pagina web gli insorti hanno reso noto che "una mina terrestre collocata da un mujaheddin nell'area di Company del distretto di Adar Sang ha sventrato un automezzo in pattugliamento dell'Isaf", la Forza internazionale di assistenza alla sicurezza sotto comando Nato. L'esplosione, si dice infine, "ha ucciso o ferito tutti gli invasori che si trovavano al suo interno alle 14:00" locali (le 10:30 italiane).Le condizioni dei quattro militari feriti sono gravi, ma stabili: sono ricoverati presso l'ospedale da campo "Role 2" di Shindand. Hanno riportato traumi e fratture primariamente agli arti inferiori, per due di loro si è reso neceassario un intervento. Per uno dei quattro militari è probabile sia necessario anche un intervento oculistico.  La salma del tenente degli alpini dovrebbe rientrare in Italia mercoledì. Le esequie dovrebbero essere celebrate giovedì, nella chiesa di Santa Maria degli Angeli, a Roma.LE REAZIONIIl presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, appresa con profonda commozione la notizia del gravissimo attentato perpetrato a Shindand, in Afghanistan, contro il contingente italiano impegnato nella missione internazionale ISAF, in cui un militare ha perso la vita e altri quattro sono rimasti feriti, esprime i suoi sentimenti di solidale partecipazione al dolore dei famigliari del caduto e un affettuoso augurio ai militari feriti. Lo rende noto un comunicato del Quirinale."È un calvario, ci chiediamo se gli sforzi che stiamo facendo per la democrazia in quel lontano paese stiano andando in porto". Lo ha detto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, commentando l'ultimo attacco a un convoglio di militari in Afghanistan, in cui un soldato italiano è rimasto ucciso e altri quattro sono rimasti feriti."La linea non cambia di fronte a un evento luttuoso. Le scelte si fanno a prescindere da questo, certo anche tenendo conto del sacrificio che queste scelte comprendono". Così il ministro della Difesa Ignazio La Russa ha risposto a chi gli chiedeva se la linea italiana in Afghanistan sarebbe cambiata dopo la morte questa mattina di un alpino a Shindand
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