mercoledì 3 marzo 2021
L'aggressore, che avrebbe intorno ai 20 anni, è stato catturato. In seguito è stato incriminato per tentato omicidio, ma non per terrorismo. Quest'ultima pista pare infondata.
Otto persone accoltellate. La polizia: attentato terroristico
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Otto persone sono state accoltellate e ferite a Vetlanda, in Svezia, in quello che la polizia ritiene "un attacco terroristico", anche se formalmente si procede al momento per tentato omicidio. Il fatto è avvenuto intorno alle 15 in un'area frequentata, non lontano dalla stazione ferroviaria della cittadina, che conta 12mila abitanti.

L'allarme è stato dato da diverse persone che hanno assistito all'attacco che si è svolto in 5 luoghi diversi in rapida successione. Alla polizia alcuni hanno parlato di un uomo armato di ascia, altri di coltello. Le forze dell'ordine hanno subito isolato il centro urbano. Interrotto anche il traffico ferroviario, che nelle ore successive è ripreso seppure a rilento.

Ad attaccare le otto persone con un coltello è stato un ragazzo sui vent'anni. Il giovane è stato poi colpito dalla polizia alle gambe, bloccato e portato in ospedale. Anche i feriti sono stati soccorsi dalle ambulanze. Stando a quanto riporta la portavoce della polizia della regione Est, Angelica Israelsson, due di loro sono gravi. In serata si è saputo che l'aggressore era noto alla polizia per reati minori.

Il ministro dell'Interno svedese, Mikael Damberg, ha definito l'attacco "terribile", ma non ha fornito altre precisazioni.

Il giovane arrestato è stato poi, il giorno seguente, incriminato per tentato omicidio ma non per terrorismo. La pista dell'attentato politico o jihadista appare abbandonata dagli inquirenti.

In Svezia, i servizi di intelligence considerano alta la minaccia terroristica. Il paese scandinavo è stato preso di mira due volte negli ultimi anni. Nel dicembre 2010, due esplosioni quasi simultanee colpirono il centro di Stoccolma, provocando un morto e due feriti. Si trattò di un attentato suicida, preceduto da minacce di matrice jihadista, in cui si condannava tra le altre cose la presenza militare della Svezia in Afghanistan.

Nell'aprile 2017, sempre nella capitale, un richiedente asilo uzbeko respinto e radicalizzato falciò i pedoni con un camion rubato, uccidendo cinque persone. Confessò di aver agito per vendicare la guerra degli occidentali contro l'Isis.

Le auto della polizia sul luogo dell'attacco all'arma bianca

Le auto della polizia sul luogo dell'attacco all'arma bianca - Twitter

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