sabato 12 settembre 2015
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A Londra centomila persona questa mattina si sono raccolte a Park Lane, per dire un secco no alle politiche xeonofobe e difensive della Fortezza Europa e dar voce ad un corale "Welcome refugees", come recitavano alcuni degli striscioni portati dai manifestanti. La marcia solidale, partita da Park Lane e diretta a Downing street, si è svolta in vista dei colloqui sulla cosiddetta "crisi dei rifugiati" in Europa, in agenda per lunedì prossimo. "Dobbiamo fare in modo che i rifugiati possano raggiungere l'Europa in modo sicuro - spiegano gli organizzatori della "Marcia di solidarietà coni migranti - C'è bisogno di un sistema di trasporto ufficiale e sicuro. È prioritario elaborare rapidamente le richieste di asilo da parte di persone provenienti da zone particolarmente pericolose, come la Siria - continuano i promotori - Non possiamo permettere che un paese dell'Ue chiuda le proprie frontiere o costruisca recinzioni. Ci deve essere, a livello europeo, un accordo sugli aiuti e la cooperazione, ci cui c'è disperatamente bisogno, per alleviare la pressione sui paesi del Mediterraneo".Anche Copenhagen è scesa in piazza - assieme ad altre capitali europee - per dire sì all'accoglienza dei rifugiati. Nella capitale danese almeno 30mila persone hanno preso parte a una manifestazione pro-migranti. Il corteo, ha informato la polizia di Copenhagen su Twitter, "si sta svolgendo in modo pacifico e ordinato". Nei giorni scorsi la Danimarca aveva bloccato treni e autostrade, impedendo il transito dei profughi verso Germania e Svezia; il governo ha in seguito fatto retromarcia, ripristinando la libera circolazione. Migliaia di persone hanno partecipato ad Amburgo, in Germania, alle manifestazioni a favore dei rifugiati e contro la xenofobia, dopo che la Corte costituzionale tedesca ha vietato una marcia neonazista. Secondo fonti della polizia, la manifestazione ha richiamato circa 7.500 persone. Disordini si sono verificati quando un gruppo di dimostranti ha attaccato un treno sospettando che vi viaggiassero sostenitori dell'ultradestra, portando alla sospensione temporanea del traffico ferroviario.Ma a conferma che l'arrivo di centinaia di migliaia di profughi divide l'Europa, nei quattro Paesi più poveri dell'Europa orientale (Ungheria, Polonia, Repubblica Ceca e Slovacchia) ci sono state manifestazioni contro l'accoglienza. "Siamo qui perchè il governo ascolti la nostra voce e abbandoni ogni piano di accoglienza dei musulmani", uno degli organizzatori ha arringato la folla di circa 5mila persone (10mila, secondo gli organizzatori), radunate a Varsavia e che scandivano slogan anti-immigrati.
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