lunedì 9 maggio 2022
Alle parate della Vittoria anche le foto di coloro che resistettero ai nazisti. Compaiono alcuni cartelli di protesta: il dissenso di alcuni russi verso la cosiddetta operazione speciale in Ucraina

La Russia celebra la Giornata della Vittoria il 9 maggio. Dopo la parata militare a Mosca, da diversi anni si tiene anche l'azione chiamata "Reggimento Immortale" in cui migliaia di cittadini, in particolare giovani, sono invitati a sfilare con in mano i ritratti dei nonni che combatterono durante la guerra e oggi non sono più in vita.

Nata come iniziativa dal basso, si è diffusa rapidamente anche tra le comunità di russi all'estero e, nel 2015 a Mosca vi ha partecipato anche Putin, che ha sfilato con il ritratto del padre. Un gesto ripetuto oggi sulla Piazza Rossa.

Oggi sui cartelli di protesta comparsi in Russia in una giornata nata per celebrare l'orgoglio nazionale, si leggono riferimenti a quella che la Russia ha definito "operazione speciale" in Ucraina. Una guerra contro la popolazione ucraina contrapposta, nella coraggiosa protesta di queste ore, a quella che nel 1945 viene considerata una lotta per la pace.

Un'altra forma di protesta è andata in scena dal primo mattino su tutti i canali televisivi russi: nella descrizione dei programmi è apparsa la scritta: "Il sangue di migliaia di ucraini e centinaia dei loro bambini assassinati è nelle tue mani. La TV e le autorità mentono. No alla guerra".

In serata si è saputo che diverse persone sono state arrestate, secondo il Moscow Times, che ha citato in particolare le
proteste a San Pietroburgo e Novosibirsk. A San Pietroburgo un uomo è stato arrestato perché brandiva un cartello con la foto di un ebreo sopravvissuto all'Olocausto rimasto ucciso nell'invasione dell'Ucraina. Le immagini sono state diffuse su Twitter da sito Fontanka.ru. A Novosbirsk, in Siberia, un uomo chiamato Vladimir Saltevsky è stato arrestato per aver esposto un cartello con la scritta: "Ci vergogniamo dei nostri nipoti. Noi abbiamo combattuto per la pace, ma voi avete scelto la guerra".

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