lunedì 5 ottobre 2015
Trovato morto anche un senzatetto che non figurava tra i dispersi, dopo l'inondazione che ha colpito Cannes e Nizza. Polemiche sul mancato allarme e sullo sciacallaggio. Hollande: dichiareremo lo stato di calamità.
Pellegrini fermi per ore sui treni
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C'è anche un italiano tra le 20 vittime dell'alluvione che sabato sera ha devastato la Costa Azzurra. Lo ha reso noto la Farnesina, precisando che il connazionale era residente in Francia. Il corpo dell'uomo (in un primo tempo fonti francesi parlavano di una donna) è stato ritrovato non lontano da Cannes.La ventesima vittima è un senzatetto che non era segnalato fra i dispersi, il cui corpo è stato ritrovato a Nizza in seguito alle inondazioni. La città di Mandalieu-la-Napoule è la più colpita dalle piogge: vi sono morte 8 persone. I vigili del fuoco stanno continuando a togliere l'acqua dalle strade mentre i cittadini hanno lavorato tutta la notte per liberare le cantine dal fango. Scuole chiuse oggi in Costa azzurra e 5 mila persone ancora sfollate. Il presidente François Hollande, che ieri ha visitato la zona del disastro, ha promesso di dichiarare lo stato di calamità naturale e di pagare un risarcimento adeguato entro tre mesi. Un primo aiuto d'emergenza di 5 milioni è stato sbloccato già stasera dalla regione.I servizi meteorologici si interrogano sulla possibilità che la catastrofe potesse essere evitata. L'ente pubblico di previsione metereologica, Méteo France, aveva lanciato nei giorni scorsi un allarme arancione, ma i referenti hanno dichiarato che era impossibile prevedere l'intensità "inusuale" della tempesta. Alcuni partiti politici, tra cui i Verdi, hanno chiesto di fornire mezzi più mezzi e tecnologie a Méteo France. La notte da incubo della Costa Azzurra è cominciata sabato dopo le 20, quando la partita Nizza-Nantes è stata interrotta per il maltempo, ed è finita alle 2 del mattino, con un picco fra le 21 e le 22. In quei 60 minuti, secondo i dati di Meteo France, sono stati battuti tutti i record a Cannes dal 1942, anno di inizio delle rilevazioni. Sulla Croisette sono caduti 107 millimetri di acqua, l'equivalente di due mesi. Col passare dei minuti, i torrenti si ingrossavano e di colpo il piccolo fiume costiero della Brague è diventato un mostro d'acqua che ha inghiottito le vie di Cannes: "un'onda di diversi metri d'altezza", come ha testimoniato David Lisnard, il sindaco di Cannes. Sulla Promenade des Anglais e sulla Croisette, dove sfilano le dive del Festival del Cinema, le automobili erano relitti alla deriva e i soccorsi arrivavano in gommone. Nel Palazzo del Festival sono stati accolti i sinistrati, con coperte e bevande calde. Gran parte delle vittime è stata sorpresa in auto dalla violenza dell'alluvione. Il sindaco di Cannes ha anche criticato "l'indisciplina" di molti, che invece di mettersi in salvo seguendo le indicazioni dei soccorritori hanno scelto di correre per mettere al riparo l'automobile.    Ma la notte più lunga delle Alpi Marittime non è stata soltanto quella dei danni devastanti ("ci vorranno mesi per tornare quelli di prima", ha lamentato il sindaco di Cannes, David Lisnard), delle lacrime di chi ha perso tutto e della "solidarietà della nazione" proclamata da Hollande. È stata anche quella dei saccheggi, degli "sciacalli" che hanno preso ad aggirarsi nelle strade di Cannes e dell'entroterra per rubare prima dell'alba quanto rimaneva nelle case allagate o nelle auto abbandonate dalla gente in fuga, soprattutto nei negozi. Se ne è lamentato il Prefetto della regione, spiegando che le forze dell'ordine sono impegnate nei soccorsi e non possono vigilare sull'ordine pubblico. Nove "sciacalli" sono stati arrestati. Il traffico ferroviario della regione è rimasto paralizzato, 4.000 persone hanno dormito in 15 treni rimasti bloccati per tutta la notte. Fra questi, cinque stracolmi di 2.500 pellegrini italiani di ritorno da Lourdes, che sono stati poi gli unici - in giornata - a circolare per poter rientrare in Italia.Decine e decine di migliaia le case senza elettricità. Impressionante la devastazione di Antibes e dell'entroterra, dove è andato quasi completamente distrutto il parco acquatico Marineland. Pompieri e veterinari sono accorsi anche lì, salvando in extremis la vita a una tartaruga gigante.
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