mercoledì 1 agosto 2018
Esplode la rabbia dopo l'annuncio della vittoria del partito di Mugabe. La tensione fa gli slittare i risultati della sfida per la presidenza tra il leader uscente Emmerson Mnangagwa e Nelson Chami
Spari sugli oppositori: tre morti
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Alta tensione in Zimbabwe durante lo spoglio delle elezioni politiche e presidenziali di lunedì. Le prime dopo la caduta del presidente Robert Mugabe per quasi 40 anni leader incontrastato dello Zanu e padre-padrone dopo l'indipendenza. Secondo le commissioni elettorali, il partito di governo, lo Zanu-PF, ha ottenuto 132 seggi, mentre l'Mdc (il Movimento per il cambiamento democratico) ne ha vinti 59. La notizia ha scatenato la rabbia dell'opposizione che è scesa in piazza. L'esercito ha sparato sui dimostranti, uccidendo 3 persone.

La tensione ha fatto slittare l'annuncio dei risultati delle presidenziali previsti oggi e posticipati ai prossimi giorni. Potrebbero arrivare già oggi. Il capo dell'opposizione, Nelson Chamisa, 40 anni, ha già rivendicato la vittoria sul presidente uscente dello Zanu-PF Emmerson Mnangagwa, 75 anni, (salito al potere dopo il golpe bianco che ha defenestrato Mugabe).

Anche gli osservatori internazionali, ammessi per la prima volta dopo 16 anni, hanno registrati abusi durante il voto.

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