venerdì 17 marzo 2017
Si tratterebbe di somali in fuga dallo Yemen in guerra e diretti sulle coste del Sudan. I morti sarebbero 31. Incertezza su chi siano i responsabili della strage
Immigrati africani in Yemen, in una foto di repertorio (Reuters)

Immigrati africani in Yemen, in una foto di repertorio (Reuters)

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Strage di profughi somali al largo dello Yemen. Un elicottero Apache ha attaccato l'imbarcazione su cui viaggiavano dei migranti e almeno 31 profughi somali sono rimasti uccisi. Lo ha riferito all'agenzia Reuters Mohamed al-Alay, membro della Guardia costiera locale nella zona di Hodeidah, controllata dai ribelli sciiti Houthi filo iraniani, in guerra contro il presidente Abd Rabbo Mansour Hadi.

I migranti avevano con sé documenti dell'Alto commissariato Onu per i rifugiati (Acnur) ed erano in viaggio dallo Yemen verso il Sudan. L'attacco è avvenuto nei pressi dello stretto di Bab al-Mandeb e non è chiaro chi siano i responsabili. Secondo l'agenzia Saba, controllata dagli Houthi, si sarebbe trattato di un'"aggressione saudita-statunitense" ovvero della coalizione a guida saudita che sostiene le forze fedeli al presidente. Una portavoce dell'Acnur in Yemen, Shabia Mantoo, ha confermato che ci sono morti, ma non ha precisato il numero. Parlando con l'agenzia Reuters, Mantoo ha riferito che profughi e richiedenti asilo si stanno spostando dallo Yemen verso le vicine coste dell'Africa a causa dell'aggravarsi del conflitto. Un marinaio che si trovava a bordo dell'imbarcazione, Ibrahim Ali Zeyad, fa sapere che 80 persone sono stati salvate.

La cittadina di Hodeidah, sul Mar Rosso, è controllata dai combattenti Houthi alleati dell'Iran, che nel 2014 hanno preso il controllo della capitale yemenita Sanaa costringendo il governo del presidente Abd-Rabbu Mansour Hadi, sostenuto dai sauditi, a fuggire in Arabia Saudita.

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