mercoledì 15 settembre 2021
Nel discorso sullo stato dell'Unione, la presidente della Commissione ha annunciato proposte contro la violenza alle donne e per i giovani. Con Bebe Vio in italiano: «Se è impossibile, si può fare»
La presidente europea Ursula von der Leyen

La presidente europea Ursula von der Leyen - Reuters

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Un'Europa più unita, a partire dalla politica sui migranti e dalla difesa comune. Un'Europa che tutela i diritti umani, anche al di fuori dei propri confini, che guarda con attenzione ai giovani, offrendo opportunità formative a tutti, e che non transige sul rispetto della donna. È l'immagine che la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha presentato stamani al Parlamento europeo nell'annuale discorso sullo stato dell'Unione.

Alla plenaria di Strasburgo era presente, su invito della stessa Von der Leyen, la campionessa paralimpica Bebe Vio, salutata da un lungo e caloroso applauso. "Bebe ha superato così tanto nonostante la sua giovane età" ha detto Von der Leyen. "La sua storia è veramente un contrasto delle avversità, lei ce l'ha fatta attraverso il talento, la tenacia; il suo è un atteggiamento positivo, è una paladina dei valori in cui crede, ha raggiunto i suoi risultati applicando il suo credo: se sembra impossibile allora può essere fatto", ha aggiunto. "Allora si può fare", ha poi detto in italiano. "Prendiamo Bebe come esempio di ispirazione, questa è l'anima dell'Europa e del suo futuro", ha concluso.

Bebe Vio nell'aula di Strasburgo, salutata dal commissario Gentiloni e dalla presidente Von der Leyen

Bebe Vio nell'aula di Strasburgo, salutata dal commissario Gentiloni e dalla presidente Von der Leyen - Reuters

Ecco in sintesi i principali temi del discorso sullo stato dell'Unione 2021.

Nella pandemia l'Ue ha mostrato un'anima

"Se rifletto sull'anno passato e sullo stato dell'Unione vedo una forte anima in tutto quello che facciamo" ha detto Von der Leyen. "Nella principale crisi sanitaria mondiale ci siamo uniti per garantire a tutti gli angoli d'Europa di avere dei vaccini salvavita e abbiamo proceduto con Next generation Eu e con il Green deal. Abbiamo agito come Europa unita e di questo possiamo essere fieri". "Il lavoro che dobbiamo fare verso una unione europea sanitaria è un grande passo avanti, abbiamo dimostrato che quando agiamo insieme agiamo rapidamente".

"Siamo leader nel mondo sui vaccini. Oltre il 79% della nostra popolazione è vaccinata. Siamo stati gli unici ad aver diviso oltre la metà dei nostri vaccini col resto del mondo, con oltre 700 milioni". "Ci siamo già impegnati a condividere 250 milioni di dosi" di vaccini anti-Covid con i Paesi più poveri, "annuncio oggi che la Commissione aggiungerà una nuova donazione di altri 200 milioni di dosi fino alla metà del prossimo anno".

Economia, equità sociale e diritti. Verso l'imposta minima

"Dobbiamo riflettere su come la crisi ha colpito la nostra economia e per questo la Commissione rilancerà la discussione sulla governance economica: l'obiettivo è generare un consenso sulla strada da seguire". "L'equità sociale deve andare insieme all'economia fiscale. Se le imprese realizzano profitti è grazie alla qualità delle nostre infrastrutture" e del nostro sistema "perciò mi pare il minimo che diano il loro contributo". Proporremo un programma per rintracciare le società fantasma e "faremo di tutto per chiudere l'accordo sull'imposta minima".

Sul rispetto dei diritti umani, anche al di fuori dell'Ue: "Fare affari nel mondo è positivo, è un bene ed è necessario ma non può essere fatto a spese della dignità e delle libertà individuali. Proporremo un divieto di vendita dei prodotti realizzati con il lavoro forzato" ha detto la presidente. "I diritti umani non sono in vendita".

E sulla crisi climatica, il surriscaldamento del pianeta causato dalle emissioni: "La Cop26 sarà il momento della verità per le principali economie".

«È l'ora di una politica migratoria europea»

Il nuovo patto su migrazione e asilo, ha detto la presidente della Commissione, "mette a disposizione tutti gli strumenti" per far fronte a situazioni come quella al confine con la Bielorussia. Ma "i progressi sono lenti. È il momento di avere una politica migratoria a livello Ue. È una questione di fiducia. La migrazione non deve essere più usata come un argomento per dividerci".

La proposta: il 2022 anno europeo dei giovani

"Dobbiamo fare in modo che non si creino ulteriori fratture, l'Europa ha bisogno dei giovani, incoraggiamo chi non ha lavoro, chi non studia e non fa formazione: per loro ci sarà un nuovo programma: 'Alma' offrirà ai giovani la possibilità di effettuare delle esperienze professionali temporanee in un altro Stato membro". "Proporremo di dichiarare il 2022 l'anno europeo dei giovani", ha aggiunto.

Aiuti umanitari all'Afghanistan per prevenire il disastro

"Stiamo al fianco degli afghani. Dobbiamo fare di tutto per evitare il rischio di una grande carestia e di un disastro umanitario. Per questo aumenteremo il nostro aiuto umanitario per l'Afghanistan di 100 milioni di euro, parte di un nuovo pacchetto di sostegno".

Un vertice sulla Difesa comune. E cyberdifesa

"Lavoriamo con il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg su una nuova dichiarazione congiunta che sarà presentata prima della fine dell'anno. Dobbiamo investire nella nostra partnership. Ma questa è solo una parte dell'equazione. Dobbiamo fare di più da soli". L'Unione Europea terrà un summit sulla Difesa, il prossimo anno, durante la presidenza di turno francese, ha annunciato Von der Leyen: "Con Macron convocheremo un vertice sulla Difesa europea".

"Ma se vogliamo fare di più, dobbiamo spiegare perché fino ad ora non ha funzionato. Si possono avere le forze di sicurezza più forti del mondo, ma occorre essere pronti ad usarle. Cosa ci ha trattenuto fino ad ora? Non solo una mancanza di capacità ma anche la mancanza di volontà politica".

"Non si può parlare di difesa senza parlare di cibernetica. Se tutto è collegato, tutto può essere piratato. Dato che le risorse sono scarse, dobbiamo unire le nostre forze. E non dovremmo limitarci ad affrontare le minacce informatiche, ma cercare di conquistare un posto di primo piano nella cybersicurezza. L'Ue dovrebbe essere il luogo in cui si sviluppano gli strumenti di cyberdifesa. Perciò occorre una politica europea della cyberdifesa".

Condividere le informazioni di intelligence

"Dobbiamo gettare le basi per un processo decisionale collettivo, sulla base di una 'conoscenza situazionale'. Se gli Stati membri non condividono le loro informazioni a livello europeo, siamo destinati a fallire. È essenziale quindi migliorare la cooperazione in materia di intelligence". Occorre "accorpare le conoscenze da tutti i servizi e da tutte le fonti, per prendere decisioni informate. Per questo motivo l'Ue potrebbe prendere in considerazione la creazione di un proprio Centro comune di conoscenza situazionale", ha detto Von der Leyen.

La proposta: una norma contro la violenza sulle donne

"Presenteremo una proposta di legge per la lotta contro la violenza sulle donne. Parliamo del perseguimento efficace dei reati, di prevenzione e protezione, online e offline". "Le donne devono poter vivere libere e indipendenti" ha aggiunto la presidente perché questo riguarda "la dignità di ciascuno, la giustizia", che è "l'anima dell'Europa".

Gateway globale, la strategia Ue per connettere il mondo

"A breve presenteremo la nostra nuova strategia in materia di connettività denominata Gateway globale. Sulla base di questa strategia intrecceremo partenariati con Paesi di tutto il mondo. Vogliamo investimenti in infrastrutture di qualità, che colleghino beni, persone e servizi in tutto il mondo. Seguiremo un'impostazione basata sui valori, che offra ai nostri partner trasparenza e buona governance. Vogliamo creare legami, non dipendenze" ha annunciato la presidente della Commissione.

"Sappiamo in che modo realizzare questo obiettivo. Da quest'estate un nuovo cavo sottomarino a fibre ottiche collega il Brasile al Portogallo. Investiremo con l'Africa per creare un mercato dell'idrogeno verde che colleghi le due sponde del Mediterraneo. Per realizzare il Gateway globale abbiamo bisogno di un approccio Team Europa. Collegheremo le istituzioni e gli investimenti, le banche e la comunità imprenditoriale. E faremo in modo che questa diventi una priorità dei vertici regionali, a cominciare dal prossimo vertice Ue-Africa di febbraio. Il Gateway globale deve diventare un marchio conosciuto in tutto il mondo", ha affermato la leader europea.

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