lunedì 28 settembre 2020
La pandemia ha tagliato il triste traguardo del milione di vittime nel mondo. In Spagna vietati gli spostamenti inutili, la Francia fa partire le nuove restrizioni a Parigi e Marsiglia
Con un totale di contagi da inizio pandemia salito a quota 716.481, la più alta in Europa, la Spagna valuta nuovi provvedimenti

Con un totale di contagi da inizio pandemia salito a quota 716.481, la più alta in Europa, la Spagna valuta nuovi provvedimenti - Ansa

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Continua a salire il bilancio dei nuovi casi di coronavirus, che nel mondo ha tagliato il triste traguardo del milione di vittime, "un numero impressionante e purtroppo ancora in crescita", come scrive il ministro della Salute Speranza. Secondo il bilancio fornito dalla France Press sulla base di dati ufficiali, alle 00.30 di oggi le vittime accertate erano 1.000.009. Gli Usa restano il Paese con il più alto numero di morti seguiti da Brasile, India, Messico e Gran Bretagna. Nei giorni scorsi l'Oms ha avvertito che senza un'azione collettiva a livello globale, è "molto probabile" che si arrivi a due milioni di morti. Cresce l'allarme in Europa, in particolare in Spagna, prima nella regione per i contagi (716.481 dall'inizio della pandemia) e in Francia dove il 32% dei focolai si registra in scuole e università. La Russia torna sopra gli 8 mila casi al giorno. Madrid si dice pronta ad estendere le restrizioni. In Gran Bretagna sono in vigore le nuove linee guida che prevedono super multe fino a 10.000 sterline per chi viola l'isolamento precauzionale obbligatorio. Si pensa anche a "un lockdown dei contatti sociali" (pub e ristornati inclusi) di due settimane esteso a gran parte dell'Inghilterra, e forse anche a Londra.

​La Spagna torna a preoccupare: "Evitate spostamenti inutili"

Prima in Europa e ottava al mondo per contagi, nona al mondo e quarta in Europa per decessi (31.232 da inizio pandemia, in una classifica che vede prima il Regno Unito con 42.077 morti seguita da Italia, 35.835, e Francia, 31.741), la Spagna ha visto negli ultimi giorni una impennata di casi, in particolare nella regione della capitale. Il presidente della Comunità di Madrid Isabel Ayuso, tuttavia, ha ribadito in una intervista televisiva ad Antena 3 che non ha intenzione di inasprire le misure di contenimento del virus. "Non possiamo chiudere tutto - ha dichiarato - ma dobbiamo pensare a proposte creative e di mediazione ". L'esecutivo di Pedro Sanchez - riferisce la stampa spagnola - ha lavorato durante il fine settimana sulla possibilità di un intervento su Madrid. Preso atto delle resistenze, in queste ore si tenta una mediazione che potrebbe prevedere un ritorno ad un nuovo lockdown ma non così severo come nella prima fase. Una decisione è prevista per i prossimi giorni. Tra le ipotesi, quella di isolare tutte le località con più di 500 infetti ogni 100.000 abitanti, ma che - sottolinea Ayuso - se applicata deve interessare "tutta la Spagna". Come riporta l'agezia Efe, Dalla mezzanotte nuove aree, con milioni di cittadini, sono state sottoposte al divieto di movimento se non per motivi di lavoro, di studio o cure mediche. Da oggi si raccomanda a "tutta la popolazione", che risieda o meno in zone a rischio, di "evitare spostamenti inutili", e non è escluso un intervento del governo.

​In Francia sono operative le nuove misure restrittive

Sono scattate a Marsiglia e nella sua regione, fino ad Aix-en-Provence (zona dichiarata di "allerta massima") le misure restrittive decise dal governo per arginare i contagi del Coronavirus, un provvedimento che sarà operativo per 15 giorni con un bilancio previsto fra una settimana. Anche Parigi - in zona "rosso scura" si appresta, stasera, a rendere operative le nuove disposizioni sulla chiusura dei bar e sul divieto di vendere alcol dalle 22. Restrizioni sono scattate anche in tutto il nord della Francia, con chiusura di bar e sale da thè alle 22 e divieto di vendere alcol e diffondere musica amplificata dalle 20. L'obiettivo è di dissuadere la popolazione dall'organizzare feste in appartamenti privati aggirando così il divieto di assembramento nei pubblici spazi.

​Angela Merkel: "Molto preoccupata dal numero di infezioni"

La cancelliera tedesca, Angela Merkel, si è detta "molto preoccupata" dal rapido aumento di casi di Covid-19 in Germania. Lo ha riferito il suo portavoce, Steffen Seibert. "L'andamento del contagio è motivo di grande preoccupazione per noi", ha dichiarato Seibert, "possiamo vedere da alcuni dei nostri amici europei dove questo potrebbe portare". Secondo fonti della Cdu, in un incontro con i vertici del suo partito, Merkel ha avvertito che il numero delle infezioni - a oggi intorno alle 2 mila al giorno - potrebbe arrivare a 19.200 entro Natale. "Vediamo in alcuni dei nostri amici europei dove può portare una simile evoluzione dell'epidemia", ha sottolineato il portavoce Steffen Seibert, esortando a usare mascherine, seguire i periodi di quarantena, applicare "le misure di igiene" e utilizzare l'applicazione di tracciamento di possibili casi di contatto. In questo modo, ha aggiunto, "potremo risparmiare al nostro Paese alcune misure (di chiusura) in autunno e in inverno". Finora in Germania sono stati registrati 285.332 casi, compresi i 1.192 delle ultime 24 ore, e 9.460 decessi.

Rallentano i casi in Gran Bretagn 4.004 nuovi positivi

Sembrano avere un qualche effetto le restrizioni recenti ripristinate dal governo di Boris Johnson di fronte al rimbalzo dei casi di coronavirus nel Regno Unito, nonostante le polemiche sul coprifuoco alle 22 nei pub che secondo il sindaco laburista di Manchester, Andy Burnham, rischia di fare "più male che bene". I dati diffusi oggi dal ministero della Sanità registrano infatti il secondo calo consecutivo di nuovi contagi quotidiani, scesi ieri di poco sotto quota 6.000 dopo vari giorni e oggi più nettamente a 4.004. Un ridimensionamento su cui potrebbe pesare qualche ritardo statistico del weekend, ma che si conferma anche sul fronte dei morti (13 oggi contro i 17 di ieri, fino a un totale ufficiale di 42.001 da inizio pandemia) e nei ricoveri in ospedale e in terapia intensiva, fermi a 1727 e a 262. Resta inoltre elevata la somma dei test eseguiti nelle 24 ore - circa 230.000, ben oltre i 20 milioni in totale - mentre sale a 12,4 milioni il numero di coloro che in soli 5 giorni hanno scaricato l'app di tracciamento analoga all'italiana Immuni resa operativa dopo non pochi rinvii la settimana scorsa in Inghilterra e Galles.

In Russia oltre 8mila casi in 24 ore, dato più alto da metà giugno

In Russia nelle ultime 24 ore sono stati registrati 8.135 casi di coronavirus, il dato più alto dallo scorso 16 giugno. In tutto i contagi sono saliti così a 1.159.573. I morti sono stati invece 61, per un totale di 20.385. Gli aumenti maggiori si verificano a Mosca. Nella capitale, come previsto dall'ordinanza del sindaco Serghei Sobyanin, da oggi i cittadini al di sopra dei 65 anni sono invitati (ma non obbligati) a restare in casa e alle aziende è stato chiesto di privilegiare lo smart-working ove possibile. Lo riporta il centro nazionale per la lotta al coronavirus, citato dalle agenzie.

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