sabato 28 maggio 2022
Il tycoon, alla kermesse degli armieri Nra, a Houston anticipa la candidatura per il 2024: torneremo alla Casa Bianca «che amiamo tanto e renderemo l’America più sicura, più ricca e più grande»
Donald Trump

Donald Trump - Ansa

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Trump is back. L’annuncio e lo show davanti a 50mila americani paladini delle armi alla convention della National Rifle Association (Nra) a Houston, e il dolore a poco più di quattro ore di macchina a Uvade dove oggi Joe Biden renderà omaggio alle 21 vittime. Ha scelto il Texas e il teatro dell’ennesima strage Donald Trump per annunciare la sua nuova corsa alla presidenza nel 2024. «Ci andremo a riprendere quella Casa Bianca che amiamo tanto e renderemo l’America più sicura, più ricca e più grande di sempre», ha detto.

Mancano ancora le primarie, ma come ha dimostrato «se vuole può». Ha riaffermato i suoi candidati alle primarie in molti Stati, punta a portare i suoi uomini a Washington nel voto di midterm di novembre e rilancia se stesso, sgombrando il campo da successioni in famiglia o delfini. Per i maligni è «puro istinto di sopravvivenza» a debiti e processi che prima o poi arriveranno al pettine. Per lui è invece tornare in campo per quell’America che non lo ha dimenticato e contro quella che credeva di averlo fatto.

«Se siamo in grado di inviare miliardi in Ucraina possiamo anche fare tutto quello che è necessario per mettere in sicurezza le scuole», ha attaccato il tycoon criticando Biden e annunciando: «Quando sarò presidente per la seconda volta combatterò il male». Per oltre un’ora parlato come fosse già in campagna elettorale, delineando un dettagliato programma. «L’esistenza del male nel nostro mondo non è un motivo per disarmare i cittadini rispettosi della legge: è una delle ragioni migliori per armarli», ha incalzato rilanciando la proposta di armare gli insegnanti: «Non c’è niente di più pericoloso di una zona libera dalle armi».

A introdurre lo show del repubblicano (o di quello che resta della sua appartenenza al Gop), era intervenuto l’ad della Nra, Wayne LaPierre, che aveva ricordato le vittime della Robb Elementary: un ricordo surreale, liquidato con un minuto di silenzio. Grande assente invece della kermesse in armi il governatore del Texas, Gregg Abbott, che ha deciso di andare a Uvalda e ha inviato un videomessaggio. E proprio a lui e ad altri «disertori» il redivivo Trump ha rivolto una stoccata all’inizio del suo monologo: «Al contrario di qualcun altro, non vi ho deluso e sono qui».

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