mercoledì 18 maggio 2022
Finlandia e Svezia presentano domanda di adesione alla Nato, ma la Turchia è contraria. La Bielorussia introduce la pena di morte per chi "prepara" atti terroristici. Cinque morti nel Donesk
Un militare delle forze speciali ucraine ispeziona un ponte distrutto nel villaggio di Rus'ka Lozova, a nord di Kharkiv, 16 maggio

Un militare delle forze speciali ucraine ispeziona un ponte distrutto nel villaggio di Rus'ka Lozova, a nord di Kharkiv, 16 maggio - Ansa

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L'ambasciatore italiano a Mosca, Giorgio Starace, è stato convocato al ministero degli Esteri russo per comunicargli l'espulsione di 24 diplomatici, in risposta all'espulsione dei diplomatici russi dall'Italia. Il premier Mario Draghi: "È un atto ostile ma non bisogna assolutamente interrompere i rapporti diplomatici. Non deve portare all'interruzione dei canali diplomatici perchè se si arriverà alla pace ci si arriverà attraverso quei canali diplomatici". Convocati anche gli ambasciatori di Francia e Spagna: 34 diplomatici francesi e 27 spagnoli dovranno lasciare la Russia entro due settimane.

Lo scorso 6 aprile l'Italia aveva annunciato la decisione di espellere 30 diplomatici russi. Una misura - aveva precisato allora la Farnesina - assunta in raccordo con altri partner europei e atlantici, adottata per ragioni legate alla sicurezza nazionale, nel contesto della situazione attuale di crisi conseguente all'ingiustificata aggressione all'Ucraina da parte della Federazione Russa.

In serata Washington ha comunicato che l'ambasciata americana a Kiev è stata riaperta dopo tre mesi di chiusura. "Un passo epocale" per il segretario di Stato Antony Blinken.

Nell'Azovstal ancora combattenti. Gli evacuati portati in zone filo-russe

Nell'84° giorno di guerra in Ucraina, non è chiaro quanti siano ancora asserragliati nell'acciaieria Azovstal nella città portuale di Mariupol, nel Sud, già conquistata dai russi. Lunedì più di 260 combattenti, molti dei quali gravemente feriti, sono stati evacuati in aree controllate dai ribelli filo-russi. Ieri altri sette autobus hanno lasciato il sito diretti a Olenivka, un villaggio orientale controllato dai filo-russi. "Ci sono ancora molte persone rimaste ad Azovstal e continuiamo a negoziare per farle uscire da lì" ha dichiarato alla Bbc la vice ministra della Difesa ucraina Hanna Maliar, affermando che l'operazione sarà conclusa solo quando tutti saranno stati evacuati nei territori sotto il controllo ucraino.

Da Mosca, il ministero della Difesa annuncia che "nelle ultime 24 ore, 694 combattenti, di cui 29 feriti, si sono arresi. Dal 16 maggio, 959 combattenti, di cui 80 feriti, si sono arresi". Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha detto che l'uscita dei militari ancora rimasti nei cunicoli dell'acciaieria può essere considerata "solo se depongono le armi e si arrendono".

Nel centro siderurgico c'erano centinaia di combattenti tra marine e Guardia Nazionale, oltre al reggimento Azov. C'erano anche poliziotti, guardie di frontiera e unità di difesa territoriale. Secondo Kiev, gli evacuati saranno scambiati con prigionieri di guerra russi, ma il Parlamento di Mosca ha avvertito che non dovrebbero essere concordati scambi con i "criminali nazisti".

I russi attaccano nel Donetsk e lungo il confine bielorusso

L'esercito russo continua ad attaccare la regione filo-russa di Donetsk e in particolare la città strategica di Slovianks, dove sta cercando di riorganizzarsi e mantenere le posizioni. Secondo i vertici militari ucraini, i principali sforzi della Russia sono volti a
mantenere ed equipaggiare posizioni precedentemente occupate
, svolgere attività di ricognizione, assicurare i rifornimenti. Sul fronte di Donetsk e Lugansk, nelle ultime 24 ore, le truppe ucraine rivendicano di aver respinto dodici attacchi russi, distrutto tre carri armati, tre sistemi di artiglieria, sei veicoli corazzati da combattimento e sette veicoli a motore, secondo il rapporto militare. In tun raid russo a Bakhmut, nella regione di Donesk, sono morti 5 civili, tra cui un bambino di due anni: lo ha reso noto l'ufficio del procuratore regionale, citato dall'Ukrainska Pravda, precisando che l'attacco è avvenuto ieri ma le vittime sono emerse successivamente tra i detriti di edifici colpiti.

Nel Nord, sempre secondo Kiev, sui fronti di confine di Volinia, Polissia e Siversk, unità delle forze armate bielorusse continuano a rafforzarsi. Kiev denuncia che truppe russe continuano ad attaccare con l'artiglieria le infrastrutture civili nelle città e nei paesi adiacenti a quel confine e in particolare le regioni di Chernihiv e Sumy, vicino la capitale.

Sul fronte di Kharkiv, la seconda città del Paese, i russi hanno smesso di bombardare la capitale della regione ma mantengono posizioni in altre aree e cercano di ostacolare l'avanzata delle truppe ucraine. L'esercito russo ha schierato l'artiglieria per attaccare le città e i centri di Tsyrkuny, Ruski Tyshky, Cherkaski Tyshky e Pytomnyk, tutti in questa regione.

A Mykolaiv, a nord della penisola di Crimea occupata, le forze russe hanno schierato diversi mezzi di artiglieria.


Onu: oltre 3.700 civili morti nella guerra

L'Ufficio dell'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani (Acnur) afferma che 3.752 civili sono stati uccisi in Ucraina dall'invasione russa del 24 febbraio. Altri 4.062 sono stati feriti. La maggior parte delle vittime civili sono state causate da bombardamenti, missili e attacchi aerei. L'Alto commissariato ritiene che le cifre reali siano notevolmente più alte.

Finlandia e Svezia verso la Nato. Il sì "convinto" di Draghi

La Finlandia e la Svezia hanno presentato le rispettive domande di adesione alla Nato. Le domande sono presentate al segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, dagli ambasciatori dei due Paesi. "Questo è un momento storico in un momento critico per la nostra sicurezza", ha affermato il Segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg. "Speriamo di concludere rapidamente" il processo di adesione, ha aggiunto.

Per l'adesione di nuovi Paesi alla Nato è richiesta l'unanimità e il presidente turco Recep Tayyip Erdogan è contrario all'ingresso di Helsinki e Stoccolma. "Non possiamo dire sì", ha ribadito, poiché "sostenere il terrorismo e chiedere il nostro sostegno è una mancanza di coerenza". Svezia e Finlandia sono accusate dalla Turchia di ospitare membri del PKK, il Partito dei Lavoratori del Kurdistan, che Ankara considera un'organizzazione terroristica.

Ricevendo stamani a Palazzo Chigi la prima ministra della Finlandia, Sanna Marin, Draghi ha detto che "l'Italia appoggia con convinzione la decisione della Finlandia, così come quella della Svezia". "Vogliamo aiutare l'Ucraina a difendersi. Gli europei sono tutti insieme, noi siamo dei membri leali dell'Unione europea" ha aggiunto il premier.

"Finlandia e Svezia daranno un gran contributo alla sicurezza" ha detto la premier finlandese. "Abbiamo un esercito forte e moderno e già collaboriamo con la Nato. La Finlandia sarà un partner affidabile e contribuirà alla sicurezza globale".

Bielorussia: pena di morte a chi "prepara" atti terroristici

La Bielorussia introduce la pena di morte per la "preparazione" di atti di "terrorismo". Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko ha firmato degli emendamenti al Codice criminale bielorusso che prevedono la pena di morte per chi tenta di perpetrare un attacco terroristico.

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