venerdì 11 ottobre 2019
Dalle politiche esce un panorama a dir poco frammentato. Stasera il faccia a faccia per il voto sulla guida dello Stato tra Said e Karoui, appena uscito di prigione
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Non tutti i partiti tradizionali tunisini escono sconfitti dal voto legislativo del 6 ottobre: i risultati preliminari ufficiali premiano infatti il partito islamico Ennahda che, con 52 seggi su 217, ottiene la maggioranza relativa. Gli islamisti erano in maggioranza anche nel Parlamento uscente e, nel 2018, avevano vinto pure le amministrative. Alle loro spalle i populisti di Qalb Tounés (Cuore della Tunisia), partito del magnate dei media e candidato alle presidenziali Nabil Karoui, con 38 seggi.

In terza posizione la Corrente Democratica, con 22 seggi, seguita dagli islamisti di al-Karama (La dignità, 21). Nelle ultime posizioni il Partito desturiano libero (da dustur, Costituzione) di Abir Moussi, con 17 seggi; il Movimento del Popolo (16) e i modernisti di Tahya Tounès ( Viva la Tunisia, 14 seggi). Infine, Machrou Tounès (Progetto per la Tunisia, 4 seggi) e le altre liste indipendenti e minori, con 33 seggi complessivi.

Stando così le cose, con un quadro parlamentare a dir poco frammentato, la composizione di una maggioranza solida assume i contorni di un rebus. Occorrono, infatti, 109 deputati per formare la maggioranza. Il leader di Ennahda, Rached Ghannouchi, ha già reso nota domenica scorsa la propria disponibilità a discutere con qualsiasi altra forza un’alleanza programmatica. Peraltro lo stesso Ghannouchi siederà in Parlamento nel nuovo emiciclo tunisino, essendosi candidato – per la prima volta – e avendo centrato l’obiettivo.

Sulla nascita del nuovo esecutivo pesano i risultati del secondo turno delle presidenziali, previste per domenica: ora che Karoui è tornato in libertà dopo 7 settimane di carcere con l’accusa di frode fiscale e riciclaggio di denaro, il tycoon può legittimamente sfidare al ballottaggio il conservatore Kais Said. Questa sera alle 21 andrà in onda il dibattito tv, in diretta, tra i due sfidanti. Al primo turno, l’indipendente Said ha totalizzato il 18,4 percento delle preferenze, Karoui il 15,58.

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