venerdì 2 novembre 2018
Dal 2013 negli Usa non veniva utilizzata. Edmund Zagorski, 63 anni, era stato condannato a morte per aver ucciso nel 1983 due uomini. Ha voluto la sedia elettrica anziché l'iniezione letale
La sedia elettrica del carcere di Nashville in Tennessee

La sedia elettrica del carcere di Nashville in Tennessee

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Un uomo condannato a morte per un duplice omicidio è stato ucciso sulla sedia elettrica in Tennessee, dopo aver insistito perché fosse utilizzato questo metodo anziché l'iniezione letale. Dal 2013 negli Usa non veniva utilizzata la sedia elettrica. Edmund Zagorski, 63 anni, era stato condannato a morte per aver ucciso nel 1983 due uomini che aveva portato in un'area boschiva con la promessa di vender loro marijuana. Era da 34 anni nel braccio della morte. Ha chiesto di essere ucciso con la sedia elettrica, avevano spiegato i suoi avvocati, perché in caso di iniezione letale "gli ultimi minuti, fra 10 e 18, della sua vita saranno un orrore assoluto", con "un dolore insostenibile, probabilmente per 15-30 secondi". Il cocktail per l'iniezione letale comprende tre farmaci, tra cui il controverso sedativo midazolam, oggetto di molti ricorsi in cui si afferma che non eviti adeguatamente di soffrire ai detenuti.
Prima, la sedia elettrica era stata usata a livello nazionale per 14 esecuzioni sulle circa 900 dal 2000. I corpi delle vittime furono trovati due settimane dopo, colpiti da spari e con le gole tagliate. Nove Stati americani contemplano la sedia elettrica come metodo per uccidere i detenuti condannati alla pena capitale; questo metodo non era usato dal 2007 in Tennessee, dove chi è nel braccio della morte può chiedere un'alternativa all'iniziezione letale.

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