lunedì 10 settembre 2018
Il partito nazionalista sfiora il 18%. Socialdemocratici in calo ma restano il primo partito. Il premier uscente invoca il dialogo con il centrodestra per fermare l'estremismo
Lo scrutinio a Malmo in Svezia (Ansa)

Lo scrutinio a Malmo in Svezia (Ansa)

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La Svezia si sveglia più a destra (ma non tanto quanto si temeva), con un Parlamento diviso quasi perfettamente a metà tra centrosinistra e centrodestra (sovranisti di estrema destra a parte) e una situazione politica a dir poco complicata. Questo hanno detto le urne delle elezioni politiche.

Gli svedesi sono andati a votare in massa (83%) chi per mandare al governo Svezia Democratica (il partito di estrema destra xenofoba guidato da Jimmie Akesson) chi con l'obiettivo opposto per evitare di precipitare nell'incubo neonazista o sovranista-trumpiano. L'estrema destra è stata arginata: può cantare vittoria perché è salita del 4,7% a quota 17,6% (un milione e centomila voti), ma non ha sfondato e si è fermata molto più in basso di alcune previsioni che la davano oltre il 20 per cento, addirittura vicino al 25.

In Parlamento: centrosinistra 144 e centrodestra 143, estrema destra 62

In Parlamento (349 seggi in totale) l'estrema destra di Akesson avrà 62 deputati (13 in più della scorsa legislatura) che, dal punto di vista politico, però, non dovrebbero poter incidere sulla maggioranza di governo che dovrà fermarsi. Da ricordare che il governo precedente (coalizione di centrosinistra) non aveva la maggioranza e si reggeva, molto pragmaticamente, su maggioranze variabili a seconda dei provvedimenti da approvare.

La partita, in realtà, si gioca tra i due schieramenti tradizionali della politica svedese: il centrosinistra e il centrodestra. I socialdemocratici del premier uscente Stefan Lofven hanno tenuto (28,4% con un calo del 2,8%) e portano al Riksdag (il Parlamento svedese) 101 deputati. A loro si devono sommare la Sinistra (Vansterpartiet) che ha preso il 7,9% (+2,2) e 28 seggi e gli ecologisti (Miljopartiet) con il 4,3% (-2,4%) e 15 seggi. Il totale della coalizione fa 40,6% (2 milioni e mezzo di voti, circa) e 144 seggi al Riksdag. Le femministe (0,4% crollate dal 3%) non avranno seggi.

ll Centrodestra è formato da 4 partiti (in parte anche in competizione tra loro). I Moderati (Moderatema) di Ulf Kristensson hanno perso il 3 per cento fermandosi al 19,8% con 70 seggi, i Centristi (Centerpartiet) di Annie Loof, hanno ottenuto l'8,6% (+2,5%) e 31 seggi. Il liberali (Liberalerna) di Jan Bjoerklund,hanno tenuto con il 5,5% (-0,1%) e gli stessi seggi (19) della scorsa legislatura. I Cristianodemocratici (Kristdemokraterna) di Ebba Busch Thor hanno raggiunto il 6,8% (+1,8%) con 23 deputati. In totale, l'Alleanza di centrodestra ha preso il 40,3% (2 milioni e 400mila voti circa) e 143 seggi, uno in meno del centrosinistra.

L'ipotesi della Grande Coalizione

La situazione ricorda quella tedesca (che è finita con la Grosse Koalition). Il premier uscente invoca già un governo di unità nazionale tra centro-destra e centro-sinistra, mentre il leader di opposizione lo invita a lasciare il posto, ma non respinge la proposta.

Il primo ministro uscente Stefan Lofven (Socialdemocratici) ha detto che intende «restare al lavoro», dopo le elezioni che hanno segnato la peggiore performance del partito socialdemocratico, e invita al dialogo il centrodestra per formare un «governo forte» in grado di arginare gli estremismi. «Il risultato non è ancora chiaro», ha detto riferendosi alla necessità di cucire alleanze per formare una maggioranza. «Sta ora ai partiti politici cooperare responsabilmente e creare un governo forte». «Un partito con radici naziste non potrà mai offrire nulla di responsabile», ha aggiunto.

Da parte sua, il leader del centrodestra Ulf Kristersson ha detto ai suoi sostenitori che si attende un mandato per formare un nuovo governo e che Lofven dovrebbe dimettersi. L'alleanza di opposizione in parlamento - ha detto - «è chiaramente la più ampia e il governo deve andarsene». «Abbiamo vinto il primo round per formare un nuovo esecutivo», ha aggiunto.

Intanto Jimme Akesson, leader degli Svedesi Democratici, chiede un posto nell'esecutivo: «Chiunque capisca che può parlare con me, capirà anche che questo è il modo più semplice per formare un governo per i prossimi 4 anni». Prima delle elezioni entrambi i maggiori blocchi in parlamento, quello socialdemocratico e quello di centrodestra, avevano detto di non avrebbero stretto alleanze con la destra anti-immigrati.

Tutti i risultati delle urne

Ecco il dato reale sul 99,9% dei seggi scrutinati: Socialdemocratici 28,4% (-2,7%), Sinistra 7,9% (+2,3%), Ecologisti 4,3% (-2,4). Totale blocco di centrosinistra: 40,6%. Moderati 19,8% (-3%), Centristi: 8,6% (+2,4%), Cristiano democratici 6,4% (+1,8), Liberali 5,5% (+0,1). Totale alleanza di Centrodestra: 40,3%. Svezia Democratica (Estrema destra): 17,6% (+4,7%). Femministe: 0,4% (-2,7%).

Il dato riassuntivo degli exit poll: Socialdemocratici 26,2%, Sinistra 9%, Ecologisti 4,2%, Femministe: 0,2%. Totale blocco di centrosinistra: 39,6%. Moderati 19,3%, Centristi 8,8%, Cristiano democratici 6,4%, Liberali 5,4%. Totale alleanza di Centrodestra: 39,9%. Svezia Democratica (Estrema destra) 17,9%.

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