lunedì 12 dicembre 2022
H.G.K. ora 24enne, ha denunciato il padre per averla costretta al matrimonio quando era appena una bambina e il suo ex consorte che ha abusato di lei per anni. I due condannati a 27 anni
La campagna di Amnesty per denuncia la pratica dei matrimoni precoci e forzati, 2016

La campagna di Amnesty per denuncia la pratica dei matrimoni precoci e forzati, 2016 - Ansa

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Sposa a sei anni e una vita di abusi. La Turchia è sotto choc per la storia di H.G.K. una giovane donna di 24 anni che ha denunciato il padre per averla costretta al matrimonio quando era appena una bambina e il suo ex consorte che ha abusato di lei per anni. Genitore e marito facevano parte della confraternita religiosa Ismailaga, presente in diverse province e vicina al governo. Un vero e proprio matrimonio combinato, che la donna ha avuto il coraggio di denunciare solo nel 2020. Lo scorso 30 ottobre per i due uomini è arrivata una condanna a 27 anni di carcere.

Sorprende, però, il fatto che, nonostante la gravità dell’accaduto, nessuno abbia saputo nulla dei fatti fino alla denuncia del quotidiano Birgun. Rimane il dubbio che sulla vicenda sia calato il silenzio perché c’era coinvolta una confraternita islamica vicina all’esecutivo. Sull’accaduto sono intervenute le massime autorità dello Stato. Mustafa Sentop, vicepresidente turco, braccio destro di Erdogan, ha dichiarato: «Il fatto che uno dei nostri figli sia stato vittima di un fatto così grave non può lasciarci indifferenti e richiede provvedimenti. È inammissibile che succedano casi di violenza e abusi come questo».

Duro anche il ministro della Giustizia, Bekiz Bozda, che ha assicurato che la magistratura è al lavoro. Intanto, però, nonostante la condanna, i due uomini sono ancora a piede libero e, nonostante il matrimonio sia finito da tempo, per la giovane donna non è ancora venuto il momento di dirsi al sicuro. Il caso ha sconvolto profondamente il Paese. Il matrimonio fra minorenni, formalmente, in Turchia è vietato da anni.

Ma alcune tradizioni sono rimaste vive nella società, soprattutto nel sud-est del Paese, complice non solo la politica conservatrice del governato islamico-moderato, ma anche la crisi siriana, che portato nel Paese milioni di persone, con l’incremento di minori siriane offerte in sposa a uomini adulti. Un’altra pratica molto diffusa è il matrimonio combinato, dove gli sposi vengono promessi fin dalla più tenera età dai loro genitori. Una concezione patriarcale che pesa soprattutto sulle donne. Un rifiuto da parte loro ha portato, anche di recente, all’uccisione, spesso perpetrata dal padre o dal fratello dopo un processo che si svolge all’interno della famiglia.

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