venerdì 13 settembre 2019
«The Politico» denuncia, ma il premier israeliano nega. Facebook sospende la chat del Likud per «incitamento all’odio» verso gli arabi
Netanyahu su un manifesto elettorale si è fatto raffigurare con Trump (Ansa)

Netanyahu su un manifesto elettorale si è fatto raffigurare con Trump (Ansa)

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La notizia rischia di raffreddare ulteriormente i rapporti tra Benjamin Netanyahu e Donald Trump dopo la progressiva apertura di quest’ultimo nei confronti dell’Iran. Anche se Trump stamani ha detto ai giornalisti che la trova «difficile da credere». Un’inchiesta di The Politico, ha denunciato lo “spionaggio” dell’Amministrazione da parte israeliana. Sarebbe avvenuto negli ultimi due anni, con congegni per la sorveglianza dei cellulari. La “soffiata” è stata passata al giornale da tre ex funzionari americani che avrebbero lavorato sul caso da quando sono stati trovati apparecchi da intercettazioni alla Casa Bianca e in altri luoghi del potere Usa.

Non sarebbe la prima volta che Israele spia gli Stati Uniti. Nel 1987 Jonathan Pollard, un ex analista civile della Marina degli Stati Uniti, è stato condannato all’ergastolo per aver passato segreti a Israele. La sua prigionia è stata per lungo tempo un punto di tensione nelle relazioni israelo-americane.

«Non ci credo, no. Non credo che gli israeliani ci abbiano spiato. Lo ritengo davvero difficile da credere», ha dichiarato Trump incontrando i giornalisti alla Casa Bianca. E ha aggiunto: «I miei rapporti con Israele sono grandiosi».Certo, «tutto è possibile, ma non lo credo».

Netanyahu ha parlato di «evidente menzogna». «C’è un’intesa di lunga data e una direttiva del governo israeliano a non impegnarsi in operazioni di intelligence negli Stati Uniti. Questa direttiva è rigorosamente applicata, senza eccezioni», ha affermato il premier da Sochi, dove si è recato ieri per incontrare Vladimir Putin. Una riunione non casuale: nel momento in cui i rapporti con Trump si danno più complicati, il leader israeliano sta cercando nuove sponde. Specie ora, che incombono le elezioni del 17 settembre.

La campagna è complicata. Facebook ha annunciato la chiusura, per 24 ore, di una chat gestita dalla pagina ufficiale del premier per incitamento all’odio. Secondo quanto riportato da The times of Israel, la chat avrebbe diffuso un messaggio con scritto: «I politici arabi israeliani vogliono annientarci tutti». Netanyahu ha detto di non essere a conoscenza della frase “incriminata”.

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