lunedì 13 luglio 2020
Morto a 70 anni nel Bangladesh monsignor Costa. In India 28.701 casi nelle ultime 24 ore. Gli Usa toccano quota 66.000 casi.
Monsignor Moses M. Costa, l’arcivescovo di Chittagong

Monsignor Moses M. Costa, l’arcivescovo di Chittagong - Asia News

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MESSICO SUPERA ITALIA PER MORTI COVID
Tocca al Messico il triste primato di aver superato l’Italia per numero di morti per colpa di complicanze legate al coronavirus. Con 35.006 vittime il paese sudamericano è diventato il quarto al mondo per numero di decessi nella lista compilata dalla John Hopkins University. Secondo il ministero della salute messicano sarebbero 299.750 i positivi nel Paese, più della Gran Bretagna che scende, quindi, all’ottavo posto tra i paesi colpiti nel mondo.
“E’ inutile” cercare di individuare i colpevoli della pandemia in questa situazione, ha dichiarato Hugo Lopez-Gatell, sottosegretario per la prevenzione e la promozione della sanità in Messico. “Si tende a cercare dei colpevoli e questo è poco produttivo”, ha aggiunto ancora Lopez-Gatell che è stato citato, per queste sue dichiarazioni, dal quotidiano messicano “El Universal”.


MORTO PER COVID L’ARCIVESCOVO DI CHITTAGONG

Monsignor Moses M. Costa, l’arcivescovo di Chittagong, è morto questa mattina di Covid allo Square Hospitals, ospedale privato di Dacca, la capitale del Bangladesh. Lo riferisce l’agenzia “Asia News “ spiegando che monsignor Costa era stato ricoverato un mese fa quando ha cominciato ad accusare i sintomi del coronavirus. La notizia è stata diffusa dal presidente dei vescovi del Bangladesh, card. Patrick D’Rozario con un messaggio nel quale si parla di “grande tristezza e senso della perdita” e si specifica che le ragioni della morte sono stati “una serie di ictus causati da emorragia cerebrale” e si conferma la probabilità che questa patologia sia conseguente all’infezione da Covid-19. L’arcivescovo era migliorato dopo il ricovero e la conferma che aveva il coronavirus ma poi, benché i testi fossero tutti negativi, la sua situazione era peggiorata e provocato il suo ricovero in terapia intensiva nelle ultime 48 ore. Non si conosce ancora la data dei funerali ma oggi messe di suffragio verranno celebrate nella parrocchia di Tejgaon (Dhaka) alle 12.30 e nella parrocchia di Tumilia (Gazipur), dove lui era nato. Fra i primi ad esprimere le condoglianze, vi è stata suor Prema, superiora generale delle Missionarie della Carità, attraverso monsignor Thomas D’Souza, arcivescovo di Kolkata. “Sapevo che era malato in modo critico”, ha detto la suora, “Sono molto addolorata nel sapere che sia morto. Mons. Costa era molto buono verso le Missionarie della Carità che lavorano nella sua arcidiocesi a Chittagong. Ho pregato per lui quando era malato. Ora che è morto, lo raccomando al Signore e sono sicura che Dio darà a lui una magnifica ricompensa, perché era un pastore eccellente, impegnato verso la sua gente”.

Mons. Costa aveva 70 anni. Nel 1981 è divenuto sacerdote nella congregazione dell’Holy Cross, molto diffusa in Bangladesh, e poi vescovo di Chittagong nel 2011. Nel 2017 papa Francesco l’ha nominato arcivescovo della diocesi metropolitana di Chittagong, conferendogli il pallio. Mons. Costa era segretario della Conferenza episcopale del Bangladesh e responsabile della pastorale giovanile. Il Movimento degli studenti cattolici ha diffuso un messaggio di condoglianze in cui si sottolinea che “la famiglia dei cattolici del Bangladesh perde uno dei suoi più importanti custodi. Egli è stato un attivo sostenitore delle attività giovanili lungo tutta la vita, Il Movimento prega perché la sua anima riposi nell’eterna pace”.

SOSPESO DA UN TRIBUNALE IL LOCKDOWN IN CATALOGNA
Un tribunale ha deciso di non ratificare la decisione presa ieri dal governo catalano di imporre un lockdown in otto comuni tra i quali Lleida. Per il giudice del tribunale di Lleida la decisione della Generalitat sarebbe “sproporzionata”. Lo riferisce il quotidiano “La Vanguardia”.

Trump indossa la sua prima maschera all'ospedale Walter Reed nel Maryland

Trump indossa la sua prima maschera all'ospedale Walter Reed nel Maryland - Reuters

NUOVO RECORD DI CONTAGI SECONDO L’OMS
Secondo l’Organizzazione mondiale della Sanità vi è stato un altro record, oltre 230.000 casi, nell’aumento delle vittime di coronavirus in un periodo di 24 ore. A dare il bilancio dei casi in tutto il mondo è, ancora una volta, la Johns Hopkins University che ha confermato un totale di quasi 12,9 milioni di casi in tutto il mondo entro le prime ore di oggi e 568.296 decessi.
In cima alla lista, ancora una volta, con più di 66.000 casi registrati gli Stati Uniti, dove il presidente, Donald Trump ha deciso di indossare per la prima volta, al fine settimana, una maschera nera. La Florida ha raggiunto domenica, con 15.000 nuovi casi, il primato di più alto aumento di contagi in un giorno mai registrato da uno stato americano.

IL VIRUS INFIERISCE IN INDIA
Altra ondata record di infezioni da coronavirus in India con 28.701 casi nelle ultime 24 ore. Il totale nazionale è salito, cosi, a quota 878.254, confermando il paese al terzo posto nel totale dei casi da Covid-19, dietro solo agli Stati Uniti e al Brasile. Al fine settimana diversi stati hanno introdotto il coprifuoco e annunciato rigorosi blocchi nelle aree ad alto rischio in un tentativo di rallentamento delle infezioni. Tra le città più colpite vi sono Nuova Delhi, Mumbai, Chennai, Bangalore e Pune.

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