martedì 3 luglio 2012
COMMENTA E CONDIVIDI
È partito questa mattina dall'aeroporto di Orio al Serio (Bergamo) il volo che trasporta l'ospedale da campo italiano che garantirà assistenza medica agli oltre 25.000 fuoriusciti siriani rifugiatisi in Giordania. Lo riferisce una nota della Farnesina.
 
"Siamo vicini al popolo siriano. Lo siamo, sostenendo l'azione della comunità internazionale per la ricerca di una soluzione alla crisi ma anche con i nostri aiuti e l'assistenza alle popolazioni colpite da questa tragedia umanitaria sempre più insostenibile", commenta il Ministro degli Esteri Giulio Terzi che sottolinea come l'iniziativa della Cooperazione Italiana, in collaborazione con Protezione Civile e Associazione Nazionale Alpini, faccia seguito a un precedente invio di kit medici in Siria e Libano. Proprio dell'impegno umanitario dell'Italia aveva parlato ieri il Ministro Terzi al suo omologo giordano Judeh nel corso di una conversazione telefonica dedicata, nel quadro del costante dialogo politico fra i due Paesi, alle ripercussioni regionali della crisi siriana, anche in vista della Riunione del Gruppo degli Amici del popolo siriano che si svolgerà venerdì prossimo a Parigi.Il poliambulatorio italiano è in grado di assistere sino a 100 persone al giorno garantendo servizi di tipomedico-cardiologico, traumatologico, ostetrico e pediatrico. Sono presenti anche attrezzature per la diagnostica, una farmacia e spazi per la degenza.
Una volta giunta in Giordania, la struttura sarà trasferita nell'area di Mafraq, in prossimità della frontiera siro-giordana, a circa 80 km da Amman e circa 10 dal confine, dove personale della Cooperazione Italiana, del Dipartimento della Protezione Civile e dell'Associazione Nazionale Alpini procederà all'allestimento e alla gestione iniziale. Il poliambulatorio sarà successivamente gestito dalle Autorità giordane e continuerà a garantire sostegno ai centri sanitari giordani nell'assistenza ai fuoriusciti siriani e alla popolazione locale.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: