venerdì 18 luglio 2014
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Una donna è stata lapidata nel nord della Siria dagli jihadisti dello Stato islamico dell'Iraq e del Levante (Isis). È il primo episodio di questo genere di cui si sia mai avuta notizia nel Paese mediorientale. Lo ha reso noto l'Osservatorio Siriano per i Diritti Umani e un attivista nella provincia l'ha confermato. Questo barbaro tipo di esecuzione era finora sconosciuto in Siria, Paese governato da oltre 40 anni da un regime autoritario ma laico come quello degli Assad. La donna, accusata di adulterio, è stata lapidata e uccisa sulla pubblica piazza del mercato di al Tapaqa, nella provincia di al-Raqa, dopo le preghiere musulmane della sera.

Un'altra fonte locale ha raccontato che la giovane aveva una trentina d'anni ed era stata "processata" da una corte islamica. "La famiglia non era stata avvertita che la sentenza sarebbe stata realizzata di lì a poco". L'uomo ha aggiunto che la popolazione è "terrorizzata" dagli jihadisti, ma non osa opporsi per timore della loro violenza.Lo Stato islamico dell'Iraq e del Levante (Isis) è un gruppo jihadista che, a fine giugno, ha proclamato il Califfato islamico a cavallo della zona di frontiera tra Iraq e Siria. Al Raqa è la principale roccaforte del gruppo estremista in territorio siriano, dove applica un'interpretazione rigida della sharia, la legge islamica. Gruppo ribelle che sta cercando di rovesciare il regime di Assad, considerato inizialmente dagli altri oppositori un potenziale alleato, l'Isis viene sempre più guardato con sospetto per la sua visione islamica radicale e oltranzista. Anche in Iraq ha già conquistato ampie porzioni di territorio.

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