mercoledì 27 dicembre 2017
L'Onu aveva denunciato almeno 500 casi urgenti. Stamani 4 civili sono stati trasferiti in ospedali di Damasco, nei prossimi giorni dovrebbe toccare ad altri 29. Ma alcuni sono già morti
(Ansa)

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È partita oggi l'operazione umanitaria per il trasferimento dei civili feriti dalla Ghouta orientale, regione della Siria sotto il controllo di forze ribelli assediata ormai da quattro anni dall'esercito di Damasco. Ad annunciare l'inizio delle operazioni è stato il Comitato internazionale della Croce rossa (Icrc).

Le operazioni sono cominciate a mezzanotte. Un convoglio di ambulanze era pronto per portare in luoghi sicuri i pazienti in stato critico. Nella Ghouta orientale restano intrappolate 400mila persone di cui sembra che la metà siano bambini.

Alcuni in lista sono ormai morti, compresi 2 lattanti

Da settimane l'Onu chiedeva al governo siriano di consentire l'evacuazione di circa 500 pazienti in gravi condizioni, nel frattempo almeno 16 di questi sono morti. È morto anche un bambino di nove mesi, per malnutrizione. Lo ha reso noto a Ginevra il responsabile del settore aiuti umanitari dell'Onu per la Siria, Jan Egeland.

Una bimba di sei mesi che era sulla lista delle persone da evacuare con massima urgenza è morta alcune settimane fa. Katr Alnada era il numero 18 sulla lista di 29 persone alle quali è stato garantito il trasferimento a Damasco per trattamenti medici urgenti. Ma, ha raccontato Mohamad Katoub della Società Medica Americana in Siria (Sams), quando il team locale della Ong ha contattato la famiglia, la piccola era già deceduta.

Malnutrizione acuta il male di molti bambini

La scorsa settimana era emerso che il presidente Bashar al-Assad aveva preso in considerazione la richiesta di evacuare dall'enclave ribelle sette bambini malati di cancro. Nella zona ci sono più di 130 bambini che necessitano cure mediche urgenti. Secondo l'Onu, quasi il 12% dei bambini di Ghouta orientale soffre di malnutrizione acuta.

La Società Medica Americana in Siria (Sams) ha reso noto che le evacuazioni hanno riguardato «29 casi critici» e che «quattro pazienti sono stati evacuati già oggi». Il resto dovrebbe essere trasportato nei prossimi giorni.

Quasi sette anni di guerra e 340mila morti

Ghouta, ultima roccaforte della ribellione ad Assad, è una delle quattro "zone di de-escalation" individuate a maggio dalla Russia e dall'Iran, alleati del regime, e dalla Turchia, che sostiene i ribelli. L'obiettivo era cercare di raggiungere una tregua duratura in Siria, devastata dalla guerra che dal 2011 ha ucciso oltre 340.000 persone.

Sul fronte diplomatico, decine di gruppi ribelli siriani hanno respinto l'appello di Mosca a svolgere un vertice con il regime il prossimo mese a Sochi, in Russia, per trovare una soluzione al conflitto.

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