venerdì 11 marzo 2016
Siria, 270mila morti e milioni di sfollati
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Sono circa 257mila le vittime della guerra siriana secondo le stime delle Nazioni Unite, oltre 50 mila solo nel 2015, con 12 milioni di siriani all'interno del Paese che non hanno accesso all'acqua potabile e 9 milioni costretti a vivere in condizioni insicurezza alimentare. È quanto denunciano 30 organizzazioni umanitarie, tra le quali Oxfam e Save The Children, attraverso il rapporto "Siria: benzina sul fuoco" rilanciato in Italia nel quadro della campagna #WithSyria #Adessobasta, a 5 anni dall'inizio del conflitto.Da qui un appello: "Di fronte alla peggiore tragedia umanitaria dalla Seconda guerra mondiale, non si può più rinviare: è necessario che i leader mondiali trovino la strada per rafforzare l'unico barlume di speranza rappresentato dal fragilissimo cessate il fuoco appena raggiunto". In questo "contesto atroce", a "farne le spese - denunciano - sono "i civili siriani stremati dall'inasprirsi del conflitto, dal blocco degli aiuti e dallo stato d'assedio in cui molti si trovano. Le grandi potenze mondiali, membri permanenti del Consiglio di Sicurezza Onu - come Russia, Stati Uniti, Regno Unito e Francia (4 su 5) - non hanno risolto l'emergenza umanitaria in atto

Un campo di profughi siriani in Libano (foto Sam Tarling / Oxfam)

"Chiediamo con forza ai leader mondiali di adoperarsi per fare rispettare il cessate il fuoco affinché questo conduca ad un accordo permanente per porre fine alle violenze e per garantire la sicurezza e la protezione dei civili in Siria", afferma il direttore generale di Oxfam Italia, Roberto Barbieri . "A tale scopo è indispensabile che il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite prenda atto delle continue violazioni del diritto internazionale umanitario perpetrate in Siria, anche da parte di alcuni dei paesi membri, intervenendo il prima possibile per fermare il trasferimento di armi alle parti in conflitto".
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