venerdì 26 ottobre 2018
Aumenta la pressione propagandistica in vista del voto di midterm. L'ipotesi è avanzata dai media. Certo invece l'invio di altri 800 militari alla frontiera per bloccare la Carovana dei profughi
I profughi della Carovana sostano davanti a una chiesa a ijijiapan in Messico (Ansa)

I profughi della Carovana sostano davanti a una chiesa a ijijiapan in Messico (Ansa)

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L'aveva promesso: farò della questione migranti il tema centrale del voto di midterm del 6 novembre. E lo sta facendo. Donald Trump sta considerando di varare un decreto per chiudere il confine col Messico, vietando l'ingresso agli immigrati, compresi coloro che vogliono fare domanda di asilo. Lo rivela il New York Times citando fonti dell'amministrazione Usa. Sarebbe la mossa più drastica presa dal presidente americano in materia di immigrazione. Dalle voci fdat5te filtrare a una possibile merssa in atto dell'iniziativa, però, ne passa.

«Faccio uscire i militari per questa emergenza nazionale», aveva invece ribadito ieri il presidente americano. Che, con un messaggio via Twitter, ha annunciato di aver deciso di mandare i soldati per far fronte alla Carovana di migranti in marcia verso gli Usa, promettendo che «saranno fermati». Di fatto, però, non si tratterebbe che di una manovra puramente politica, mirata a sostenere l’immagine del pugno di ferro contro l’immigrazione illegale che potrebbe beneficiare il partito repubblicano a dodici giorni dalle elezioni di metà mandato del Congresso. Secondo fonti dell’amministrazione, infatti, il ministro alla Difesa, James Mattis, avrebbe accolto la richiesta del dipartimento dell’Homeland security e si appresta a firmare un decreto per autorizzare l’invio di 800 militari al confine meridionale del Paese.

Al di là del fatto che il numero è esiguo, se paragonato agli oltre tremila chilometri di frontiera con il Messico, non è chiaro se tali soldati proverranno dalla Guardia nazionale o dall’esercito. Come i 2.100 agenti già a sostegno delle autorità di confine, non saranno però autorizzati a utilizzare alcuna forza contro la marcia di settemila persone che ieri in Chiapas, a piedi da Huixtla hanno raggiunto Mapastepec a oltre 1.700 chilometri dalla frontiera americana.

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