mercoledì 10 agosto 2022
A Kikwit banditi armati hanno assaltato due parrocchie, di notte, rapinando anche donne in attesa della Messa
Sacerdote ucciso in Congo nell'attacco a una chiesa

Ansa

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Un sacerdote cattolico è stato ucciso nella Repubblica Democratica del Congo da banditi armati durante un assalto alla sua parrocchia. Un'altra parrocchia è stata attaccata, sempre da banditi, che hanno rapinato diverse persone. A dare la notizia è l'agenzia Fides.

"Padre Godefroid Pembele Mandon è stato ucciso da colpi di armi da fuoco nella notte dal 6 al 7 agosto 2022, presso la parrocchia di San Giuseppe Mukasa a Kikwit da parte di banditi armati che hanno assalito la chiesa. Trasferito a Kinshasa, è morto domenica 7 agosto 2022 al centro ospedaliero Olive Lembe Kabila di Nsele", riferisce il necrologio firmato il 7 agosto 2022 da don Francis-Emmanuel Kimwanga, cancelliere della diocesi di Kikwit, letto alla radio diocesana e riportato oggi da Fides.

"Sua Eccellenza monsignor Timothée Bodika Mansiyai, vescovo di Kikwit, è profondamente rattristato nell'annunciare ai suoi fedeli e alle persone di buona volontà la triste notizia della morte di padre Godefroid Pembele Mandon. Raccomandiamo l'anima dell'illustre defunto le vostre ferventi preghiere", prosegue il messaggio.

Nella stessa notte, un'altra parrocchia situata nella stessa città di Kikwit, Saint Murumba, è stata attaccata da banditi armati "che hanno derubato delle donne che si stavano preparando alla prima Messa di un nuovo prete e hanno portato via molti beni a un catechista", affermano fonti concordanti.

In un messaggio di cordoglio un notabile del luogo, Thesky Mayoko, riporta Fides, scrive: "Condivido il dolore con tutta la comunità cristiana cattolica della città di Kikwit. E condanno con forza questa barbarie che attualmente domina nella città di Kikwit. Faccio appello alle autorità politico-amministrative della città di Kikwit affinché aprano un'inchiesta giudiziaria per rintracciare tutti gli autori di questo crimine per rispondere dei loro atti criminali davanti ai tribunali".

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