venerdì 16 giugno 2017
Il presidente prova a spostare l'attenzione dagli scandali e annuncia il dietrofront su Cuba: tornano le restrizioni ai commerci, ma resistono le relazioni diplomatiche
Russiagate, indagato anche Kushner genero di Trump
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Il procuratore speciale per il Russiagate, Robert Mueller, indaga anche su Jared Kushner, il genero del presidente Donald Trump. Lo rivela il Washington Post, che ieri aveva dato per primo la notizia che lo stesso Trump è sotto indagine e dunque a rischio impeachment. Intanto il presidente americano prova a spostare l'attenzione dagli scandali che lo riguardano e annuncia il dietrofront su Cuba: tornano le restrizioni ai viaggi e ad alcuni commerci.

Le accuse a Kushner

Secondo il Washington Post, l'attenzione del procuratore si concentra sugli affari condotti da Kushner dopo i suoi incontri, lo scorso dicembre, con l'ambasciatore russo negli Usa, Sergei Kysliak, e con il banchiere russo Sergei Gorkov, presidente di Vnesheconombank, banca sottoposta a sanzioni americane. Kushner, marito di Ivanka Trump e consigliere del presidente, secondo fonti di intelligence citate dal Washington Post, avrebbe chiesto a Kysliak di aprire un canale di comunicazione riservato con Mosca. Il suo nome si aggiunge a quelli di altri stretti collaboratori di Trump già coinvolti nell'indagine sul Russiagate, tra il qualil'ex consigliere per la sicurezza nazionale Michael Flynn, l'ex capo della campagna elettorale Paul Manafort e il consigliere elettorale Carter Page.

Il dietrofront su Cuba

Nuove restrizioni per gli americani che viaggiano verso Cuba e il blocco delle operazioni commerciali militari verso l'esercito dell'isola. Sono i piani che il presidente Usa annuncerà oggi e che faranno ripiombare i rapporti Cuba-Stati Uniti a ciò che erano prima dell'apertura storica dell'ex inquilino della Casa Bianca Barack Obama. Trump terrà un discorso oggi a Miami durante il quale annuncerà un nuovo irrigidimento rispetto alla distensione operata da Obama nel 2014. Il dietrofront non riguarderà, però, secondo fonti governative, le relazioni diplomatiche fra i due Paesi. Se questo sarà confermato, la mossa di Trump su Cuba sarebbe meno forte di quanto avevano fatto pensare i suoi proclami della scorsa settimana.

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