mercoledì 26 gennaio 2022
In un documento sul sito della conferenza episcopale di Inghilterra e Galles vi sono le nuove indicazioni alle diocesi. Tornano il segno della pace e i canti. Non più obbligatorie le mascherine
Fedeli a messa con le restrizioni antiCovid

Fedeli a messa con le restrizioni antiCovid - Siciliani

COMMENTA E CONDIVIDI

La conferenza episcopale di Inghilterra e Galles ha deciso di rispettare le nuove misure introdotte dal governo britannico che ha rimosso, qualche giorno fa, le restrizioni introdotte alla vigilia di Natale per combattere la variante Omicron che comprendevano l'obbligo delle mascherine sui trasporti pubblici e nei negozi e il consiglio di lavorare da casa se possibile.

In un documento pubblicato sul loro sito i vescovi spiegano che, "facendo seguito all'annuncio del governo del 19 gennaio 2022 che le misure introdotte contro il Covid, definite come "Piano B", verranno sospese completamente, a partire dal 27 gennaio, diamo i seguenti consigli alle diocesi di Inghilterra e Galles che sono stati concordati con le autorità sanitarie pubbliche".

Il documento procede poi spiegando che: "il modo migliore per difendersi dai rischi del Covid è di essere pienamente vaccinati con due dosi e un booster e la Chiesa sostiene il programma di vaccinazione".

"Esiste un consenso scientifico che la società si sta muovendo dalla fase nella quale il virus era pandemico alla fase nella quale diventerà endemico, anche se esiste ancora un rischio per gli assembramenti al chiuso per lunghi periodi e, per questo motivo, occorre prudenza. Tuttavia questa necessità deve armonizzarsi con il bisogno di raggiungere una normalità e questi due aspetti saranno sempre in tensione ed è questa tensione la chiave per la convivenza con il Covid".

"Chiunque manifesti sintomi di Covid-19 dovrebbe stare a casa e non partecipare a funzioni in chiesa e chiamare il medico", dicono ancora i vescovi cattolici di Inghilterra e Galles, "Si può ancora mettere la mascherina in chiesa. Non c'è bisogno di osservare la distanza, anche se bisogna fare attenzione ai bisogni di chi ci sta vicino. Le chiese devono assicurarsi che ci sia una buona ventilazione, anche se esiste il bisogno di riscaldare gli ambienti. Poiché risulta chiaro, dalle prove scientifiche, che la trasmissione dalle superfici è minima si può ricominciare ad usare libri dei canti, messali e altri strumenti".

"E' buona pratica sanificare le mani all'ingresso e all'uscito delle chiese ma non c'è bisogno per chi legge e altri ministri di farlo prima di leggere o di altri compiti svolti in chiesa anche se tutti i ministri della Comunione dovranno ancora sanificare le mani per la distribuzione dell'Eucarestia. Le acquasantiere possono essere di nuovo riempite, ma bisogna fare attenzione che l'acqua venga cambiata regolarmente, almeno una volta alla settimana", scrivono i vescovi.

Anche il segno della pace è di nuovo consentito e la comunione ricomincerà ad essere distribuita ai fedeli in fila ma, per il momento, non viene accompagnata dalla distribuzione del vino. Ricomincia anche il segno della pace. Ritornano i canti e l'uso delle mascherine è incoraggiato per chi canta. Anche le attività sociali legate alla vita parrocchiale possono ricominciare. "Mentre questa riduzione nel numero di restrizioni porterà a una normalità più diffusa il virus è ancora in circolazione", concludono i vescovi, "ed è importante che se ne ricordi chi partecipa alla vita della Chiesa".



© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: