giovedì 19 dicembre 2019
Nella conferenza stampa di fine anno il leader russo ha minimizzato l'impatto delle azioni umane sull'ambiente e ha poi «ricordato» a Kiev del suo debito di 3 miliardi di dollari
Il presidente russo Vladimir Putin (Ansa)

Il presidente russo Vladimir Putin (Ansa) - Ansa

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La Russia non ha bisogno di una "nuova costituzione" ma alcuni emendamenti sono "possibili", benché non alle "disposizioni fondamentali". Così Vladimir Putin nel corso della sua conferenza stampa di fine anno sottolineando che il termine "consecutivo" riferito ai mandati presidenziali potrebbe però "essere rimosso". L'attuale mandato di Putin, consecutivo rispetto al precedente, terminerà nel 2024.

Il clima

Il riscaldamento globale è una minaccia per la Russia e per il mondo ma "nessuno conosce le origini del cambiamento climatico". Così il presidente russo Vladimir Putin all'inizio della sua conferenza stampa in un intervento che sembra minimizzare sull'impatto delle azioni umane sull'ambiente. Pur sottolineando che il riscaldamento globale può avere effetti negativi sulle città russe dell'Artico e sul permafrost, nonché provocare incendi e inondazioni, Putin ha dichiarato che "nella storia della Terra ci sono stati periodi di riscaldamento e di raffreddamento e che questo potrebbe dipendere dai processi dell'universo". Putin ha comunque rimarcato che la Russia rispetta l'Accordo di Parigi sul clima.

L'Ucraina

Il presidente russo ha poi sottolineato che la Russia "manterrà" la rotta ucraina di fornitura del gas, anche se è più costosa rispetto ad altre vie, ma il punto è per "quanto tempo e a quali volumi". Putin ha poi ricordato a Kiev del suo debito di 3 miliardi di dollari nei confronti della Russia e ha definito "senza senso" la sentenza della corte arbitrale di Stoccolma sul contenzioso fra Gazprom e la sua controparte ucraina.

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