venerdì 14 ottobre 2022
Il presidente russo ha parlato in Kazakistan. Quando i giornalisti gli hanno chiesto se si rammaricasse di qualcosa per il conflitto in Ucraina ha risposto "No, stiamo facendo tutto bene"
 Putin: non mi pento, ci muoviamo nel modo giusto in Ucraina

Ansa

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La guerra in Ucraina ha condizionato le discussioni del vertice tra Russia e Asia Centrale svoltosi ad Astana. E dopo aver incontrato i capi di stato di molti paesi ex sovietici, il presidente russo Vladimir Putin ha tenuto una conferenza stampa rispondendo alle domande dei giornalisti, in gran parte russi.
Uno di loro gli ha chiesto se fosse pronto a incontrare Biden al prossimo G7 in Indonesia. "Dovete chiedere a lui se è pronto a discutere con me. Francamente non ne vedo la necessità in generale. Non c'è ancora una piattaforma per dei negoziati".
Putin ha parlato anche di un presunto collegamento tra i corridoi umanitari per il trasporto del grano ucraino e l'attacco al ponte di Kerch, e ha lanciato una velata minaccia.
"Secondo il Servizio federale di sicurezza l'esplosivo sarebbe stato inviato via mare da Odessa. Tuttavia questo non è ancora stato verificato. Se questo trasporto è stato fatto grazie alle navi per il grano, se si scoprirà che il corridoio umanitario è stato usato per commettere attacchi terroristici, naturalmente tutto ciò metterebbe in dubbio l'ulteriore esistenza di questo corridoio umanitario". ''Se questa ipotesi venisse confermata, - ha concluso - metteremo fine agli accordi sulla esportazione del grano''.

Sempre ad Astana davanti ai giornalisti Putin ha affermato che "l'Ucraina ha modificato la sua posizione sui negoziati con la Russia non appena le nostre truppe si sono ritirate da Kiev". "Quando ho parlato di prendere una decisione sui membri costituenti della Federazione, ho detto che eravamo aperti e siamo sempre stati aperti ai negoziati", ha detto Putin ai giornalisti. "Abbiamo persino raggiunto alcuni accordi a Istanbul e questi accordi sono stati quasi siglati. Non appena le nostre truppe russe si sono ritirate da Kiev, le autorità ucraine hanno immediatamente perso il desiderio di tenere i negoziati e questo è ciò che è successo. Forse ora saranno necessari gli sforzi di mediazione di tutte le parti interessate".
Il presidente russo, infine ha risposto in modo netto quando i giornalisti ad Astana gli hanno chiesto se si rammaricasse di qualcosa per il conflitto in Ucraina. "Quello che sta accadendo oggi è spiacevole ma avremmo avuto la stessa cosa un po' più tardi, solo in condizioni peggiori per noi: quindi stiamo agendo in modo corretto e tempestivo", ha dichiarato Putin. Che ha concluso: "Stiamo facendo tutto bene".

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