martedì 12 luglio 2022
Il ministero degli Esteri russo alza ancora i toni, mentre gli Usa rivelano l’acquisto del Cremlino di droni di Teheran. E piani di addestramento dei piloti da parte dei pasdraran
Putin arruola l’Iran: sull’orlo dello scontro tra potenze atomiche

Ansa

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Il presidente russo, Vladimir Putin, alza i toni dello scontro e mentre dal ministero degli Esteri minacciano una guerra fra potenze nucleari, si prepara ad allargare il conflitto con l’Ucraina e ad andare a blocchi sempre più contrapposti. La prossima settimana si recherà in Iran in visita ufficiale, la prima dall’elezione del nuovo presidente, Ebrahim Raisi. Un evento programmato, ma che arriva in un momento quanto mai nevralgico e che sembra (quasi) una risposta al viaggio del presidente Usa, Joe Biden, in Medio Oriente.
Martedì all’incontro parteciperà anche il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, che continua con la sua ambiguità nelle alleanze e a giocare su più tavoli. I tre Paesi sono già alleati, non sempre con comunanza di venute, sulla soluzione della crisi siriana.

La portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zacharova, per la quale gli Usa e i loro alleati sono sull’orlo di «un conflitto armato diretto tra potenze nucleari», non fanno presagire nulla di buono e lasciano intendere che anche Mosca sta organizzando la sua cordata di alleati, ovviamente in chiave antioccidentale. Stando a quanto rivelato dal consigliere americano per la Sicurezza nazionale, Jack Sullivan, Teheran avrebbe venduto all’alleato russo droni armati e i padraran sarebbero pronti ad addestrare i piloti di Mosca. Ipotesi negata ieri da Teheran.

Una fornitura che per la Russia ha un’importanza vitale, se si considerano le difficoltà del Cremlino a reclutare nuovi soldati, le defezioni al fronte che sono ormai all’ordine del giorno e l’impiego sempre più massiccio di artiglieria, fatto per limitare gli uomini, ma che sta facendo lievitare in modo considerevole il costo della guerra. Proprio il presidente Raisi, due settimane fa, dopo un breve colloquio con Putin in occasione sesto vertice degli Stati costieri del Mar Caspio, ha dichiarato di voler sviluppare un rapporto strategico con la Russia, che vada dal campo finanziario a quello energetico, per mantenere l’indipendenza dall’Occidente.

Fra i progetti sul tavolo, quello di potenziare le relazioni bancarie in modo tale che gli scambi fra i due Paesi avvengano al di fuori del sistema di scambio finanziario occidentale (swift). Ma c’è un capitolo che preoccupa ancora di più la comunità internazionale ed è quello del nucleare. I negoziati di Doha per rilanciare il Joint Comprehensive Plan of Action (Jcpoa) sono andati male, anche grazie allo zampino di Mosca, che da mesi chiede agli Usa che il testo definitivo non leda gli interessi commerciali russi nell’area, riferendosi proprio alla possibilità di ampliare la cooperazione commerciale e militare.

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